Pietro Ingrao è morto all’età di cento anni. Ccento e mezzo, per l’esattezza: era nato il 30 marzo 1915 a Lenola, nel Lazio (ma all’epoca, Terra di Lavoro, in Campania). Giornalista, comunista, antifascista e impegnato in prima linea nella lotta partigiana contro la dittatura, è da considerarsi fra i padri dell’Italia repubblicana. Alla fine degli anni Settanta è stato anche presidente della Camera, nel periodo in cui il suo predecessore, un altro uomo di primissimo piano dello Stato, Sandro Pertini, fu eletto presidente della Repubblica. Era presidente della Camera quando Aldo Moro non si presentò mai, lì, per il dibattito sulla fiducia al governo, il 16 marzo 1978, Nel 1979 lasciò l’incarico. Gli subentrò Nilde Iotti. Era il riferimento della sinistra Pci, a fronte di quella migliorista guidata da Giorgio Amendola.
Il primo messaggio di cordoglio da protagonisti attuali dell’ambito politico che si registra è quello di Walter Veltroni: “Ciao, Pietro”, con un tweet.
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