Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori:
Prosegue il Salento Book Festival con tre serate consecutive a Gallipoli e Castrignano dei Greci. Domenica 27 luglio nella città bella ERICA MOU e CONCITA DE GREGORIO, lunedì 28 a Castrignano dei Greci con ANTONIO INGROIA e NICOLA LA GIOIA, martedì 29 ancora Gallipoli con LUCA BIANCHINI e ANTONIO CAPRARICA.
Domani la cantautrice pugliese Erica Mou e la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio presenteranno i propri libri sulla scena del Lido San Giovanni di Gallipoli, a partire dalle ore 20.30. Entrambi hanno protagoniste donne e indagano, da punti di vista differenti, nei rapporti famigliari.
Si parte con “Una cosa per la quale mi odierai” (Fandango Libri), secondo romanzo di una delle voci più espressive del panorama musicale contemporaneo.
Quando è poco più che una ragazzina, sulla rampa di lancio della carriera che ha sempre desiderato, Erica viene costretta da sua madre, Lucia, ad ascoltare quello che ha da dirle, “Una cosa per la quale mi odierai”.
La frase, pronunciata in cucina, un giorno che sembra uguale agli altri, porta Erica fuori strada. Teme si riferisca al suo spericolato progetto di andare a vivere con l’uomo che ama.
Ma no, non è quello, magari fosse quello. Lucia, professoressa di matematica di 54 anni, le comunica di avere un tumore. Parte da lì, da quel momento in cui tutto comincia a finire, il racconto che Erica Mou fa della malattia di sua madre.
Un racconto senza enfasi – lieve pure quando si fa amarissimo – che si appoggia sulle parole che la donna stessa, giorno dopo giorno, ha affidato al suo diario, per esorcizzare il dolore e la paura. Così oggi, in quel futuro immaginato che intanto è diventato presente, Erica trova il coraggio di leggerlo; di ripercorrere i nove mesi della malattia di sua madre proprio mentre vive i nove mesi che la renderanno mamma.
In un dolente, tenero e perfino divertente scambio di voci, Erica ritroverà e riconoscerà Lucia, la sua Lusi, i pensieri che ha lasciato per lei, per suo padre Dino, e per suo fratello Mirto.
Una collezione di ricordi che, come fiori, arricchiscono l’istantanea di una famiglia in jeans e maglietta nell’Italia agli albori del nuovo millennio. La promessa di non dimenticarsi.
Incontra l’autrice Eleonora Leila Moscara.
A seguire, alle ore 21.30, CONCITA DE GREGORIO presenta il libro “Di madre in figlia” (Feltrinelli), un romanzo breve su una genealogia tutta femminile.
Ciò che ti isola ti salva, è la vita che ti mette in pericolo. Marilù abita in cima a un’isola: sotto c’è il villaggio, in mezzo il bosco e infine la radura con la sua casa, dove nemmeno i frequenti incendi estivi possono raggiungerla. È una donna che affascina ma un po’ spaventa, perché porta con sé il fatto di essere stata molto libera negli anni più liberi del secolo scorso, gli psichedelici Settanta. Fin troppo, pensa sua figlia Angela, che sente di averne ricevuto soltanto trascuratezza. Ora Angela si trova costretta a malincuore ad affidarle per tre mesi la figlia Adelaide – che si fa chiamare Adè –, adolescente tanto attiva in Rete quanto insicura nel mondo e nel proprio corpo. In questa lunga estate nonna e nipote si ritrovano insieme dopo dieci anni, si conoscono e si riconoscono, mentre la madre irrompe con telefonate ansiose sul fisso di casa perché, come primo gesto, Marilù ha requisito il cellulare alla ragazza. Per Adè la vacanza non potrebbe cominciare peggio, invece a poco a poco diventa un’avventura. C’è un segreto di cui la nonna non vuole parlare, qualcosa che riguarda la sua storia familiare, la linea femminile che la precede – sua madre, farmacista in un paesino del Sud, e la madre di sua madre, una guaritrice che è finita a vivere in un convento. Un’antica colpa in questa storia senza colpevoli. Sul delicato confine fra amare, proteggere e lasciare andare, fra prendersi cura e avvelenare, le tre, di madre in figlia, provano a capirsi. Ciascuna ha agito con le migliori intenzioni, anche se a volte il rancore, il dolore, l’amore accecano.
Incontra l’autrice Jessica Niglio.
Il SBF continua lunedì 28 luglio. L’Anfiteatro Parco Pozzelle di Castrignano dei Greci ospita alle ore 21.00 ANTONIO INGROIA con il libro “Traditi, Le mie verità sui misteri di Palermo e sulla Magistratura“ (Piemme).
La storia della lotta alla mafia è una storia soprattutto di grandi tradimenti, oltre che di grandi uomini che si sono immolati per la causa. I protagonisti infatti sono stati tutti, in qualche modo, traditi da qualcuno. Antonio Ingroia, oggi avvocato, in un dialogo appassionato e senza reticenze con Massimo Giletti, racconta le sue verità di magistrato di sinistra tradito dalla sinistra politica. Il suo è una specie di memoriale in cui affida al suo interlocutore i suoi ricordi e la sua esperienza di magistrato, le tante vicende del passato che lo hanno visto in prima linea nella procura di Palermo, con i suoi maestri, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, tra misteri ancora irrisolti, omissioni e depistaggi. Un j’accuse neanche troppo velato ai nemici e ai finti amici nelle procure, nelle correnti e della politica, una rilettura amara di cosa sia stata e abbia significato la stagione delle stragi e della Mafia corleonese; delle sue lotte intestine, tra connivenze e ambiguità intollerabili e delle domande senza risposta che ancora avvolgono le morti dei due grandi magistrati siciliani. E poi, ancora, la sua uscita improvvisa dalla magistratura per il tradimento di quegli ambienti giudiziari e politici che riteneva suoi naturali alleati, nel momento in cui alcune intercettazioni toccano il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E la sua nuova vita di avvocato alle prese con episodi di malagiustizia quotidiana. “Traditi” è un libro ricco di rivelazioni, ricordi personali e riflessioni su una stagione indimenticabile, tragica, decisiva nella storia di questo Paese.
Incontrano l’autore Valentina Murrieri e Marco Cataldo.
Alle ore 22.00 “La guerra come malattia della specie” con NICOLA LA GIOIA.
Siamo abituati a leggere le guerre in termini geopolitici. Quando però si tratta di capire di cos’è fatto davvero il nostro cuore di tenebra, anche la letteratura può venirci in aiuto. Dalla Genesi all’Iliade, da Lev Tolstoj a Svetlana Aleksievič, da Carl Gustav Jung a Simone Weil, Nicola Lagioia ripercorre 2500 anni di letteratura provando a leggere la nostra attitudine distruttiva (e autodistruttiva) non solo come un problema legato ai contesti in cui volta per volta gli scontri bellici maturano, ma come una malattia della specie di cui facciamo parte. Potremo mai guarire?
Martedì 29 luglio si torna alla Rotonda Lido San Giovanni di Gallipoli con Luca Bianchini e Antonio Caprarica. Il primo, alle ore 20.30, in attesa della pubblicazione del nuovo libro, ripercorre i successi dei libri precedenti tra storie, personaggi ed emozioni. Incontra l’autore Fabiana Salsi.
Alle ore 21.30 ANTONIO CAPRARICA presenta il libro “Kate e la maledizione dei Galles” (Sperling & Kupfer). Incontrano l’autore Rossella Galante ed Eugenio Chetta.
Gli appuntamenti del SBF sono ad ingresso libero.
Dettagli su www.salentobookfestival.it e sulle pagine social del Salento Book Festival.
Info: 348/5465650.