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Strage di Ustica, 36 anni fa: l’allarme lanciato dalla base radar di Martina Franca alle 21,22 Il 27 giugno 1980 morirono 81 persone, passeggeri ed equipaggio del Dc 9 Itavia Bologna-Palermo. Si cerca ancora la verità

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Partirono da Bologna in 77, a bordo del Dc 9 Itavia. Erano diretti a Palermo: anche bambini in età minore dei due anni, insieme a ragazzi e adulti. C’erano anche quattro membri dell’equipaggio. In serata, del 27 giugno 1980, di quell’aereo diretto a Palermo-Punta Raisi, non si seppe più nulla. Sparito dai radar. da quello di Marsala, i cui responsabili chiesero a quelli della base militare di Martina Franca e da lì, dopo essersi consultati con i responsabili del radar di Licola, partì l’allarme: alle 21,22. Non c’erano tracce dell’aereo. La mattina dopo, al largo di Ustica, isola in territorio siciliano, affiorarono pezzi di aereo e corpi. Gli 81 passeggeri erano morti. Perché? Se ne sono sentite, di versioni, nel corso di questi decenni fatti di commissioni di inchiesta, di verità processuali, di sentenze, anche di ipotesi di tentativi di depistaggio. La verità vera, chissà, in uno dei peggiori misteri d’Italia. Quello della battaglia aerea in cui il Dc9 che non c’entrava nulla, fu colpito da un missile, magari è il vero accaduto 36 anni fa. Oggi i presidenti delle Camere, nei rispettivi messaggi commemorativi, hanno parlato della ricerca della verità vera. Sono passati 36 anni. E la convinzione netta di tutti, è che le verità processuali, con il vero, c’entrino poco.

(foto: fonte la rete)

DC-9 ITAVIA CADUTO AD USTICA

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