
Senonché, ed è l’altra novità di queste ore, c’è la telefonata delle 3,47, piena notte, del 7 ottobre 2010, fatta da Sabrina Misseri a suo padre Michele. Da poco era stato trovato il cadavere di Sarah. E Sabrina, in quella telefonata ricostruita da un perito della difesa, chiede al padre perché lo avesse fatto. Si riapre il caso, allora? O si infittisce il mistero, in una storia che ha fatto parlare e straparlare l’Italia ed è pronta a ridiventare il ciclone mediatico già visto (per non dire subìto) quattro anni fa? Resta peraltro da capire come potesse essere acceso, e nella disponibilità di Michele Misseri appena arrestato, il cellulare. In primo grado, quella telefonata venne considerata una messinscena.







