Di Francesco Santoro:
«I bar e i ristoranti chiuderanno alle 2». A confermarlo è il sindaco di Martina Franca, Franco Ancona, che in conferenza stampa spiega i motivi della decisione: «Ci sono persone che non rispettano il centro storico della nostra città. Giovani e adulti. E, sinceramente, da questi ultimi ci saremmo aspettati atteggiamenti diversi, sia nei confronti dei residenti che del patrimonio architettonico. Allo stesso tempo ci troviamo di fronte alla necessità che tutte le attività economiche siano incoraggiate e per fare questo occorre dialogare con loro. Ed è ciò che abbiamo fatto».
Il primo cittadino evidenzia che gli eccessi della movida sono un problema serio. «Al prefetto di Taranto ha segnalato il bisogno di contrastare gli assembramenti, fenomeno che, evidentemente, confligge con le misure di distanziamento sociale» imposte dal governo centrale per contrastare l’avanzata del Covid-19. «E questo è accaduto prima del malore accusato da un’anziana nella notte» tra il 20 e il 21 giugno «a causa degli schiamazzi e della mancanza di riguardo da parte di alcuni sconsiderati». Per fortuna una minoranza. «E non è un episodio isolato».
La misura draconiana che imponeva di abbassare le saracinesche alle 23.30 è, dunque, definitivamente saltata nel corso del secondo incontro in meno di 24ore con gli esercenti dell’associazione Ho.re.ca, vittime a loro volta dell’atteggiamento di chi pensa che tutto sia concesso in nome della libertà di divertirsi. Ho.re.ca, a sua volta, ha chiesto alla Giunta di migliorare la qualità dei servizi erogati. Apertura dei bagni pubblici di notte, attività di sensibilizzazione, maggiori controlli.
