Fra i progetti più importanti in assoluto ci sarà la ricostruzione del sistema ferroviario, in Ucraina. Sarà Mermec, il gruppo pugliese di livello mondiale guidato da Vito Pertosa, ad occuparsi della messa in sicurezza e della nuova ferrovia ucraina.
Di seguito un comunicato diffuso da Confindustria Taranto.
Dai tavoli di confronto tenuti oggi a Roma nel corso della conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina – che hanno coinvolto 650 imprese italiane e 150 imprese ucraine – sono emerse molteplici prospettive di investimento per l’imprenditoria italiana. A trarre le conclusioni, per Confindustria, è stata la vicepresidente per l’internazionalizzazione Barbara Beltrame. A rappresentare Confindustria Taranto c’erano il Presidente Salvatore Toma e la delegata di zona di Martina Franca Beatrice Lucarella. Il contributo dell’imprenditoria è mirato soprattutto alla ricostruzione in senso stretto, ovvero tutto quanto concerne l’edilizia e l’ingegneria, ma altrettanta importanza rivestono i settori energetico e quello dei trasporti, la metalmeccanica e il comparto sanitario: dalla ricostruzione degli ospedali alla distribuzione dei farmaci. “Uno spettro molto ampio di opportunità – ha commentato il Presidente Toma a seguito della conferenza – che ci induce a prestare molta attenzione a quanto si potrà fare per offrire al popolo ucraino un contributo tangibile. I settori di intervento sono tutti estremamente interessanti ma particolarmente importante è il sostegno che Simest e Sace potranno fornire alle imprese che decideranno di aprire le loro sedi in loco tentando così la carta della internazionalizzazione in uno scenario particolare e sensibile come quello ucraino. Importante sarà muoversi in sinergia, raccordandosi con le istituzioni. Confindustria ha già mostrato la sua vicinanza con l’apertura della sede a Kiev. Ora occorrerà monitorare molto da vicino tutte le dinamiche che si svilupperanno attorno a questa imponente opera di ricostruzione”.
I numeri danno il senso della portata complessiva dell’operazione. La Banca Mondiale, con il Governo dell’Ucraina, la Commissione Europea e le Nazioni Unite, hanno portato a 411 miliardi di dollari la stima della cifra necessaria per la ricostruzione e la ripresa del Paese, rispetto ai 349 miliardi stimati a settembre; il Fondo Monetario Internazionale ha annunciato un primo accordo con l’Ucraina per un finanziamento da 15,6 miliardi di dollari in quattro anni per sostenere la stabilità economica e finanziaria dei territori devastati dal conflitto.