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Inchiesta Mottarone: si bloccano le camere penali di tutta Italia, per protesta Ieri ed oggi

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Di Martino Abbracciavento:

In sciopero gli avvocati penalisti contro quanto accaduto al Tribunale di Verbania dopo la tragedia della funivia del Mottarone e per il rilancio della riforma costituzionale della separazione delle carriere. A tal proposito, la Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane ha proclamato l’astensione dalle udienze per ieri ed oggi oltre ad una manifestazione nazionale a Roma.

Lo sciopero nasce dopo che l’Ufficio del Pubblico Ministero aveva proceduto al fermo di alcune persone ritenute indiziate di reato. Il Giudice incaricato della convalida aveva inoltre assunto provvedimenti di diniego, scarcerando gli arrestati. Il Presidente del Tribunale di Verbania successivamente aveva però revocato l’assegnazione del fascicolo al giudice Dott.ssa Donatetella Banci Buonamici.

Vi era inoltre stata una denuncia di tali fatti da parte della Camera Penale di Verbania e dell’Unione, in risposta, la Magistratura associata e gli Uffici giudiziari piemontesi avevano reagito rivendicando la correttezza formale di quel provvedimento ed attribuendo all’Avvocatura la formulazione di accuse infondate.

Per la data del 22 giugno 2021, la Camera Penale di Verbania, per denunziare la gravità della situazione all’opinione pubblica e manifestare la propria protesta, ha indetto un’astensione dalle udienze in quel circondario, con convocazione di una pubblica assemblea, alla quale ha partecipato il Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane.

Allo sciopero hanno aderito anche le Camere Penali pugliesi, in particolare quella di Taranto “Pasquale Caroli” fa sapere che: “Il provvedimento di riassegnazione del fascicolo ad altro Giudice si connota per la propria inaudita gravità, denotando un’inammissibile alterazione del legittimo esercizio della funzione giurisdizionale, che dovrebbe essere improntata ai criteri di imparzialità, indipendenza e terzietà del Giudice naturale, che appare impropriamente vulnerato e che riporta con forza alla ribalta la necessità che si intervenga con un auspicabile provvedimento di riforma costituzionale che preveda la netta separazione delle carriere dei magistrati del pubblico ministero e dei Giudici”.
Nel documento la Camera Penale di Taranto continua sottolineando l’importanza della proposta di legge costituzionale per la separazione delle carriere: “Si evidenzia, sul punto, che in Parlamento è in discussione la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per la separazione delle carriere, promossa dall’Unione Camere Penali e sottoscritta da oltre 70.000 cittadini italiani. L’approvazione di tale legge appare oggi più che mai necessaria, sia per la piena realizzazione dei principi costituzionali del giusto processo, sia al fine di riconsegnare credibilità alla giurisdizione nel nostro paese, oggi notoriamente compromessa nella stessa opinione pubblica a seguito delle note e spiacevoli vicende che hanno investito la Magistratura italiana”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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