La Procura di Bari ha disposto il sequestro dei padiglioni del Policlinico della città capoluogo Chini e Asclepios (concessa la facoltà d’uso) e ha chiesto l’interdizione per il direttore generale, Giovanni Migliore, il direttore sanitario, Matilde Carlucci, il direttore amministrativo Tiziana Di Matteo, il vicedirettore sanitario, Giuseppe Calabrese, e il capo dell’area tecnica, Claudio Forte. I provvedimenti rientrano nell’ambito dell’inchiesta della magistratura sulla morte di alcune persone causa legionella, batterio che era presente all’interno delle tubature del nosocomio barese. Secondo la tesi accusatoria dei pubblici ministeri Grazia Errede e Alessio Coccioli, i dirigenti della struttura ospedaliera più importante della Puglia non avrebbero adottato le contromisure in termini di prevenzione.