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Perché l’Italia ha ultimamente iniziato ad investire attivamente nell’innovazione tecnologica? Innovazione e rilancio: case history

Perché l’Italia ha ultimamente iniziato ad investire attivamente nell’innovazione tecnologica?

L’innovazione tecnologica in Italia è al centro di un cambiamento radicale che ha effetti su molti aspetti dell’economia, della società e della vita individuale quotidiana.

Quali sono i settori più coinvolti in tale trasformazione e, soprattutto, quali sono le principali sfide da affrontare per completarla con successo?

Scopriamolo subito analizzando le fasi chiave di questo passaggio a una società digitalizzata e robotizzata Made in Italy.

L’Italia è un Paese hi-tech?

Analizzando alcuni numeri, la risposta è indubitabilmente: “Sì! L’Italia è un Paese ad alta innovazione tecnologica”, o quanto meno con tecnologia di massa. Basti pensare che ci sono più smartphone che numero di abitanti: 80 milioni di dispositivi mobili a fronte di 60 milioni di popolazione.

E le persone si sono ormai abituate a fare tutto online: informarsi, comprare e, addirittura, intrattenersi. Un cambio culturale radicale, perfettamente rappresentato dal crescente successo dell’ambito gaming, laddove 2 persone su 5 posseggono una console di gioco e la usano per almeno 50 minuti al giorno.

Gli sviluppatori di giochi e slot online cavalcano questa onda positiva, nella quale la voglia di divertirsi va di pari passo con l’innovazione tecnologia applicata anche ai dispositivi mobili (inclusi iOS e Android). Si stima che entro la fine del 2021 quasi tutti i titoli online saranno disponibili per il gameplay su smartphone e tablet. L’obiettivo? Fornire un’esperienza immersiva e appagante, grazie a interfaccia semplificate e all’applicazione delle tecnologie AR (realtà aumentata) e VR (realtà virtuale).

Innovazione e rilancio: case history

Nel capitolo precedente abbiamo fatto luce su un aspetto della società tecnologizzata italiana, favorita anche dalla diffusione delle reti di connessione ad alta velocità. Se Internet rappresenta l’innovazione tecnologica più diffusa nelle case degli italiani, che vi trascorrono un quarto del tempo della propria giornata, cosa possiamo dire delle aziende e dei piani economici strategici?

Qualche dato può aiutare a inquadrare la situazione:

  • Oltre il 40% delle aziende italiane manifatturiere utilizza stampanti 3D per prototipi rapidi.
  • L’Italia è il terzo Paese europeo nell’esportazione di tecnologie di produzione, ivi compresa la robotica.
  • In Italia la tecnologia è all’avanguardia per la tutela ambientale, con alcune eccellenze nell’ambito dei sistemi di produzione.

Un settore che rappresenta l’eccellenza? Senza dubbio la produzione dei macchinari Made in Italy ad alta tecnologia: oltre il 70% di tale produzione è destinato al mercato estero, in particolare verso gli Stati Uniti. Le aziende italiane del comparto sono un partner ambito di grandi multinazionali come NASA e Boeing, per esempio.

Le fasi di sviluppo tecnologico nel ‘modello Italia’

Nel settembre 2016 è stato lanciato, dal Ministero dello Sviluppo Economico, il piano “Industria 4.0“: un progetto a lungo termine, su scala nazionale, che dovrebbe generare utili da investire nell’innovazione tecnologica e nella ricerca, attraverso il sostegno a startup e agevolazioni fiscali.

In questo piano di sviluppo svolgono un ruolo primario i centri di formazione specialistica: parliamo di centri di competenza hi-tech in alcune dei migliori atenei italiani, come Pisa e Milano. E fuori dai confini, questa spinta all’innovazione tecnologica ha attirato l’interesse di IBM che ha annunciato l’intenzione di aprire in Italia il suo primo Watson Health European Centre of Excellence. Il centro troverà posto vicino al campus Human Technopole Italy, altro investimento finalizzato a ospitare fino a 1.500 ricercatori nelle aree di genetica, nutrizione, genomica e big data.

Per quanto riguarda invece il Watson Health European Centre of Excellence avrà come scopo quello di riunire gli specialisti del sistema di intelligenza artificiale Watson di IBM da applicare all’analisi dei dati sanitari. Ingegneri, data scientist e ricercatori lavoreranno fianco a fianco nello sviluppo di nuovi sistemi per la diagnosi precoce e per la produzione di terapie personalizzate.


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