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Taranto: “una grande festa” per dire no alla privatizzazione di due asili nido comunali Comitato locale

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Di seguito un comunicato diffuso dai responsabili:

Continuiamo a dire No alla privatizzazione di 2 asili nido comunali. Vogliamo far rumore con una grande festa.

Silenzio assordante da parte dell’amministrazione comunale sulla questione della privatizzazione (decisa in marzo) di due degli otto asili nido a gestione diretta comunale, servizio di eccellenza fra i pochi della nostra città.
Per quanto la pausa di agosto possa rendere comprensibile un rallentamento delle attività in ogni settore, presumiamo che la direzione competente, invece, non si sia fermata, dovendo sciogliere tutti i nodi legati alla riapertura che dovrà avvenire, almeno per il personale in servizio, il 1° settembre.
Nonostante ciò registriamo, ad oggi, una mancata apertura del bando per le nuove iscrizioni che era stato annunciato dall’amministrazione per l’ultima decade di agosto. Non risulta sia stato ancora aperto il bando per la formazione di una graduatoria delle supplenze per le educatrici, che era stato presentato già in marzo come una cosa praticamente fatta.
Temiamo che l’amministrazione stia procedendo, invece, nella fase attuativa delle sue scelte al di fuori di ogni confronto con gli altri soggetti interessati (fra cui gli operatori, le loro rappresentanze sindacali, e le famiglie). Siamo da questo profondamente delusi, perché il Sindaco, pochi mesi dopo l’elezione, aveva assicurato che su tutte le problematiche relative agli asili nido avrebbe tenuto un tavolo permanente di confronto (si veda copia dell’articolo comparso a suo tempo sulla stampa locale nella pagina fb del nostro comitato).
Ma tornando ai nodi da sciogliere prima delle riaperture, innanzitutto, continuiamo a pensare che la privatizzazione non sia l’unica strada per risolvere il problema della carenza di personale che pesa drammaticamente sul servizio (già da molti anni). Riteniamo sia una scelta precisa dell’amministrazione comunale, che come tale può essere ancora discussa e cambiata.
Come comitato io amo i nidi comunali abbiamo presentato al Sindaco, e ad altri rappresentanti dell’amministrazione comunale, i motivi che ci portano a sostenere il servizio a gestione diretta, piuttosto che l’affidamento terzi. Motivi esclusivamente legati ad una cultura dell’infanzia che riconosce i diritti delle bambine e dei bambini, già nei primi mille giorni di vita, a fruire di servizi educativi di qualità.
Tanto più in presenza del nuovo panorama di riferimento legislativo dato nel nostro paese dalla legge 107 del 2015 che istituisce il sistema integrato di educazione e istruzione 0-6, e ne ha previsto il finanziamento (perso già da 3 anni dalla nostra amministrazione) attraverso il d.lgs. 65 del 2017.
Altri finanziamenti sarebbero, peraltro, a disposizione legati alle misure stabilite dal governo per le riaperture in sicurezza dopo la fase dell’emergenza da COVID-19 (si vedano il Piano Scuola per il 2020/2021, e le linee guida per il sistema integrato 0-6).
Nel corso di un incontro avuto a fine luglio, su richiesta del Segretario dello SNALV , Salvatore Mattia, al quale hanno partecipato anche alcune componenti del nostro comitato, è stata presentata al Dirigente e all’Assessora alla Pubblica Istruzione una semplice proposta organizzativa che consentirebbe di fronteggiare l’emergenza di settembre , tutelando la gestione diretta comunale. Questo nelle more dell’espletamento del concorso già bandito dal Comune per l’assunzione di nuove educatrici necessarie, e nell’attesa di altri concorsi (per coordinatrici pedagogiche, educatrici, e cuochi) previsti per il turn over dei pensionamenti in quota 100.
Altre proposte basate, ad esempio, sull’ utilizzo dei fondi stanziati agli ambiti per creare nuovi servizi integrativi (non sostitutivi) all’interno dei nidi comunali; oppure sull’accoglimento nelle sedi (previ naturalmente accordi con le scuole statali e gli enti regionali competenti) di sezioni primavera (prefigurando anche a Taranto la realizzazione di poli per l’infanzia 0-6), potrebbero essere prese ancora in esame, se solo ce ne fosse una volontà politica, per evitare la privatizzazione.
Ci prepariamo in ogni caso a far rumore in città sull’argomento.
Chiediamo a tutti gli innamorati e le innamorate dei nostri nidi comunali, in forme organizzate e non, di far sentire pubblicamente la loro voce, e prendere contatti con noi sulla nostra pagina fb per concordare insieme le modalità di un’iniziativa festosa di inaugurazione del nuovo anno educativo e scolastico per le bambine e i bambini del sistema 0-6.


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