Nel pomeriggio numerosi lavoratori hanno dato luogo ad un sit-in davanti alla direzione di stabilimento.
Attendono, i lavoratori tarantini, notizie da Roma, dall’incontro pomeridiano fra il ministro dello Sviluppo economico e i sindacati. Per loro la buona notizia in assoluto sarebbe l’uscita di Arcelor Mittal e l’ingresso diretto dello Stato nella gestione del colosso dell’acciaio che oggi è un gigante con i piedi di argilla. Poca produzione, in condizioni di insicurezza.
E la cassa integrazione: la misura legata al Covid, che in tasca degli operai significa il 56 per cento della retribuzione. Lavorare e rischiare, guadagnare cifre insostenibili. Questa la condizione attuale.
Aggiornamento qui: