La manifestazione è molto interessante e fino al 30 agosto, per sei settimane, è un’esposizione di artigianato nel centro storico di Martina Franca. Casa Cappellari. Si può trovare il barese che, ricevute in regalo da due centenari due casse piene di locandine pubblicitarie retrò, ne ha fatto dei quadri, o la ragazza di Conversano che con il traforo realizza oggetti per la casa, o chi per hobby fa sgabelli e altri prodotti in legno o l’architetto che ricicla l’impossibile e ora propone pure una moto (foto: motoretta in vetroresina di giostra “Spaggiari & Barbieri, anni Settanta) fatta con gli scarti, o ancora il martinese che fa magliette con le scritte in dialetto o chi ci stampa su disegni e foto, eccetera eccetera. Ecco: le insegne della manifestazione, Manufacta, la scorsa notte sono state divelte. Un atto vandalico per il quale gli organizzatori hanno presentato una denuncia, un atto vandalico che rammenta, la notte dopo le condanne per la rapina in casa di un’anziana finita al camposanto, che il centro storico di Martina Franca è paradossalmente, anche estrema periferia, sociale, culturale e per la sicurezza. E anche i tentativi di valorizzazione possono finire vittime.