Oggi a Davos inizia il World economic forum. I grandi della terra, nel settore dll’economia, discutono di temi macro. Ma che si ripercuotono su ciascuno di noi. Il tema della diseguale distribuzione delle ricchezze è al centro dell’attenzione, soprattutto dopo la diffusione del rapporto Oxfam ieri: l’uno per cento, il più ricco, della popolazione mondiale ha lo stesso patrimonio del restante 99 per cento degli abitanti del pianeta.
In questo ambito, le disparità sono cresciute, negli ultimi trenta anni, all’interno dei Paesi. Uno dei più diseguali, l’Italia. Nell’ambito xell’Italia, il Mezzogiorno.
Sud Italia: ricchi sempre più ricchi, poveri fuori dai contesti di crescita. Innovazione bloccata, distribuzione dei redditi grave.
Nell’Italia che è fra i Paesi più diseguali, le regioni più diseguali sono quelle meridionali. Campania, Sicilia, Puglia, Calabria. Anche nel nord est, parecchie disuguaglianze. Le regioni con meno disuguaglianze sono quelle del centro Italia. Si chiamino regioni rosse o meno. In quanto a strumenti tali da aggravare le disuguaglianza, la flat-tax è considerata tale da molti operatori. Di varie estrazioni politiche-ideologiche.
Sullo sfondo delle disparità, l’impoverimento del lavoro, per reddito, qualità e vari altri aspetti.