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Martina Franca: riconoscimento della neonata in extremis, la mamma prova a superare le difficoltà L'avvocato vuole notificare al padre la comunicazione della nascita

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Storia di difficoltà, di sbandamento e poi di volere recuperare. “Una ragazza di origine estera circa un mese fa ha dato alla luce una bambina nel reparto di neonatologia del ‘SS. Annunziata’ di Taranto”, racconta l’avvocato Guglielmo Boccia. “Inizialmente in preda ad una crisi di panico, dovuta sia alla sua età sia soprattutto al fatto che il padre della piccola nata, originario del barese, si era allontanato facendo perdere le sue tracce, la giovane sottoscrisse un atto con cui autorizzava la messa in adozione della bimba causa stato di abbandono.” Prosegue il legale: “dopo qualche giorno i carabinieri di Martina Franca notificavano il provvedimento emesso dal tribunale dei minori, nel
quale si dava atto dell’autorizzazione all’adozione previo stato di abbandono. Il 9 luglio la ragazza mi ha comunicato di volere a tutti i costi riconoscere la bimba. I termini per proporre opposizione alla richiesta di adozione scadevano il 10 luglio, quindi con estrema urgenza è stata depositata l’istanza di opposizione evidenziando lo stato di shock iniziale della ragazza, oltretutto abbandonata dal compagno. Oggi il tribunale dei minori di Taranto ha accolto l’istanza concedendo un termine di due mesi alla mamma per riconoscere la bimba, affidata temporaneamente ai servizi sociali di Martina Franca attraverso l’inserimento in una adeguata struttura per i minori. Sospeso l’avvio dell’affido provvisorio della minore presso una coppia. Ovviamente procedo a comunicarlo al padre della piccola attraverso autorità giudiziaria affinché quest’ultimo riconosca la paternità della bambina.”

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