Di Francesco Santoro:
Parametri in miglioramento in Puglia dopo settimane di cattive notizie. Diminuisce il numero degli attualmente positivi per 100mila abitanti: sono 1.260, con una variazione dei nuovi casi in calo di 7,2 punti percentuali. L’occupazione dei posti letto dei pazienti Covid in area medica è stabile al 50 per cento, mentre il dato delle terapie intensive scende al 44 per cento. È quanto emerge dal report settimanale della Fondazione Gimbe. In Italia, «gradualmente si allenta anche la pressione sugli ospedali –afferma Renata Gili, responsabile ricerca sui servizi sanitari dell’organismo indipendente– ma il numero di posti letto occupati, sia in area medica che in terapia intensiva è ancora elevato in numerose regioni».
La campagna vaccinale in Puglia? I numeri mostrano una poderosa accelerazione negli ultimi sette giorni. Secondo Gimbe la percentuale della popolazione che ha completato l’intero ciclo è del 6,8 per cento; il 49,6 per cento degli ultraottantenni ha ricevuto sia la prima che la seconda dose del siero anti-Covid e il 33,1 soltanto una. Per le persone d’età compresa tra 70 e 79 anni, le percentuali sono dell’1,5 per cento con due dosi e del 38,6 con una (una settimana fa era ferma all’11,7 per cento). Nonostante i dati positivi, il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta invita alla prudenza: «Il decreto riaperture approvato dal Consiglio dei ministri –commenta– è basato su un “rischio ragionato”: è una decisione politica presa sul filo del rasoio se guardiamo ai dati della pandemia e alle coperture vaccinali, ma al tempo stesso un coraggioso atto di responsabilità del governo per rilanciare numerose attività produttive e placare le tensioni sociali che affida ai cittadini una grande responsabilità. Chiaramente, se le graduali riaperture saranno interpretate come un “liberi tutti”, una nuova impennata dei contagi rischia di compromettere la stagione estiva».