Lo scorso maggio la coppia pugliese poté riabbracciare la piccola, adottata, che era stata trattenuta in Congo con altri trenta bimbi. Sembrava che quella complicata vicenda di adozione internazionale fosse conclusa e con essa un intero metodo di adozione si fosse chiarito. Invece, secondo quanto riporta “Il Fatto quotidiano”, ci sono altri 22 bambini la cui sorte è un giallo. Adottati da famiglie italiane, sono stati prelevati, secondo alcune fonti, dall’orfanotrofio congolese in cui si trovavano. Da chi, e portati dove? Il giornale del Congo “Le Potentiel” ricostruisce la vicenda che ha aspetti decisamente oscuri: dalla Maison Ange Gabrielle di Kinshasa i 22 bambini, in piena notte, periodo natalizio, sarebbero stati prelevati con la forza, da intermediari delle famiglie affidatarie, è detto dalla stampa del Congo citando fonti della struttura di assistenza.
Tre uomini, parlata francese, qualificatisi come membri della commissione adozioni internazionali, in tutta fretta, li hanno presi e li hanno portati via. Fonti informali e non confermate da dichiarazioni ufficiali fanno riferimento al fatto che si è trattato di un trasferimento in un’altra struttura. Altre fonti ancora ritengono i tre uomini facenti capo all’associazione italiana Raphael che si occupa di adozioni e avrebbero agiro, secondo il giornale congolese, violando le procedure standard per le adozioni. il ministero degli Esteri del Congo non dice nulla. Quello del Genere, della Famiglia e dei Bambini ha promesso l’avvio di un’indagine. Dove siano i bambini, chissà.
(foto: 28 maggio 2014, un aereo dell’Aeronautica militare porta in Italia i 31 bambini adottati; c’è anche il ministro Maria Elena Boschi, fonte la rete)