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Martina Franca: in aumento il randagismo e gli abbandoni di cani con modalità criminali Denuncia Enpa. La risposta dell'assessore

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Di seguito un comunicato diffuso da Margherita Angelini, responsabile Enpa di Martina Franca:

Il fenomeno del randagismo, degli abbandoni e del maltrattamento degli animali ha subito una forte impennata negli ultimi tempi. Durante i mesi estivi ci siamo trovati di fronte ad un numero sempre maggiore di abbandoni sia di intere cucciolate sia di cani adulti. Da luglio ad oggi, abbiamo dovuto assistere a scene sconcertanti, come un’intera cucciolata (cagnolini che avevano bisogno di essere allattati) chiusi in un bustone di plastica, oppure di cani con le 4 zampe legate e abbandonati a bordo strada nell’agro di Martina. Non vanno tralasciati i casi di animali detenuti in condizioni disumane, che, grazie all’intervento dei volontari, sono finalmente stati messi in sicurezza e rimessi in sesto a livello fisico e sanitario. Sin dallo scorso aprile, abbiamo fatto presente ai responsabili comunali della gravità della situazione, chiedendo un incontro per poter creare un piano d’azione e programmare gli interventi per intervenire efficacemente sul territorio. A dovere di cronaca un incontro c’è stato, ma in quella circostanza, le associazioni animaliste non sono state invitate. Associazioni che, monitorando ed agendo quotidianamente sul territorio, sono le uniche ad avere un quadro chiaro ed effettivo di quello che accade a Martina. Praticamente è stato un incontro “monco”. Lo scorso 24 settembre abbiamo chiesto un nuovo incontro con le istituzioni, Sindaco e Assessore all’Ambiente, ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta.

La situazione è grave e senza interventi mirati non accennerà a migliorare. Occorre sterilizzare (unico strumento per limitare le “nascite indesiderate”), occorre tolleranza zero nei confronti di chi abbandona, di chi detiene cani senza microchip, di chi detiene animali in condizioni disumane. Bisogna effettuare la sterilizzazione delle cagnoline padronali ed in particolare quelle presenti nelle tante masserie dell’agro che sono, per l’80%, i maggiori focolai dei tanti abbandoni di cuccioli ai quali ci siamo trovati e ci troviamo di fronte. Occorre che i fondi che il precedente assessore aveva destinato alla sterilizzazione e che abbiamo da poco scoperto essere stati usati per altro, vengano rimessi al loro posto e si cerchi di fare subito l’iter burocratico per poter partire con la sterilizzazione. Bisogna assolutamente ripristinare gli interventi che avevamo concordato con l’ex Assessore Coletta, dopo i tanti incontri avuti, all’interno di una strategia che vedeva i volontari al fianco del Comune, anche attraverso una convenzione per la quale erano stati destinati fondi minimi per il semplice rimborso delle spese (benzina, spese per antiparassitari ecc). Non siamo nelle condizioni di perdere altro tempo prezioso. Il fenomeno del randagismo non è qualcosa che deve essere declassato costantemente ad interventi di quarta o quinta categoria. Siamo stanchi, accudiamo quotidianamente centinaia di randagi per evitare che arrivino nel centro abitato, lo facciamo in silenzio e senza chiedere nulla a nessuno, facciamo adottare decine e decine di cani del canile comunale, facendo risparmiare decine di migliaia di euro al Comune sui costi di mantenimento dei cani nel canile.Senza un aiuto concreto non possiamo andare avanti, perché è vero che siamo VOLONTARI, ma non siamo imbecilli. Ancora qualche giorno di attesa per il famoso incontro chiesto, dopo saremo costretti ad incrociare le braccia e chi ha la responsabilità di questa situazione dovrà dare delle risposte alla città.

Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di Martina Franca:

In merito alla nota diffusa a mezzo stampa dall’ENPA (Ente Nazionale per la Protezione Animali) sezione di Martina Franca l’Assessore all’Ambiente Valentina Lenoci precisa quanto segue.

“Mi meraviglia leggere quanto affermato dall’Enpa e penso di dover precisare alcuni aspetti per rispetto al lavoro che quotidianamente, io, ma soprattutto l’Ufficio Ambiente facciamo a tutela degli animali.

Premetto che, come più volte manifestato in incontri tenuti con l’Associazione, da parte mia e dell’intera Amministrazione vi è gratitudine per il lavoro che quotidianamente svolgono sul territorio.

Sin dal momento del mio insediamento, 1° giugno 2018, ho fortemente voluto e organizzato il 12 giugno, strano che questo sia stato dimenticato, un incontro tra le Associazioni animaliste, fra cui l’Enpa,  e l’Ufficio Ambiente avendo percepito che non vi era un dialogo sereno tra le due parti per vicende pregresse. Nel corso della riunione si è ragionato della citata convenzione tra il Comune di Martina Franca e le Associazioni. In quella occasione ho sottolineato che l’atto si potrà fare solo dopo la variazione di bilancio prevista in autunno dal momento che, ad oggi, non sono mai state stanziate delle somme per il rimborso alle associazioni. Infatti, subito dopo la variazione di bilancio sarà indetto un bando pubblico per dare possibilità a tutte le associazioni presenti sul territorio di partecipare.

Nella lettera inviata alla stampa, l’Enpa sottolinea:“Occorre che i fondi che il precedente assessore aveva destinato alla sterilizzazione e che abbiamo da poco scoperto essere stati usati per altro vengano rimessi al loro posto”.

Spiace evidenziare che “l’altro” di cui parla la nota dell’Enpa siano proprio gli stessi cani dal momento che quei fondi sono stati destinati al canile comunale visto che il mio predecessore non aveva preventivato per l’intero anno le somme necessarie per la gestione dei cani del canile. Informazione già data lo scorso 12 giugno alle associazioni. Ci siamo ritrovati con i capitoli esauriti, non avevamo molte alternative. Non è bello leggere, per rispetto ai cittadini che sono i contribuenti delle casse comunali, che il Comune di Martina Franca non si stia facendo carico del problema.

Lo spostamento delle somme, tuttavia, è temporaneo: presto quei capitoli verranno rimpinguati e procederemo alla sterilizzazione come previsto. È nostra premura, infatti, adottare questo tipo di iniziative proprio per ridurre il fenomeno del randagismo  che pesa tanto, a mio avviso tantissimo, sulle casse comunali, circa 300.000 euro annui. Il paragone con il resto delle spese comunali non regge considerato che si spendono 550.000 euro per gli asili nido. Non mi sento di assicurare che per il futuro sarà sempre così, il Consiglio Comunale che è sovrano deciderà.

Chiudo ribadendo il dispiacere per questo episodio. Chi mi conosce sa che sono sempre  a disposizione dei cittadini che vogliono incontrarmi per prospettarmi una problematica. Non mi piace la politica di Facebook, la gente la incontro faccia a faccia tutti i giorni in Comune o per strada. La porta del mio ufficio è trasparente e sempre aperta e le associazioni questo lo sanno.

Questa Amministrazione ha sempre cercato di supportare l’associazione con i proprio atti, ne cito solo 3:

Delibera di Giunta Comunale n. 349 del 09.8.2018 con cui la Giunta ha concesso patrocinio e l’utilizzo gratuiti di Villa Carmine e l’allaccio alla rete elettrica pubblica della manifestazione promossa dall’Enpa in data 16 settembre.

Delibera di Giunta n. 490 del 04.10.2018   con cui la Giunta ha stanziato una somma di 366,00 euro a favore dell’Enpa per l’acquisto e l’applicazione di Microchip  nel corso di una giornata di sensibilizzazione promossa dalla stessa associazione nella giornata del 7 ottobre. Evento poi annullato ad insaputa del Comune che aveva già provveduto all’impegno di spesa, fortunatamente  non alla liquidazione.

Delibera di Giunta n. 515 del 11.10.2018 con cui la Giunta ha stanziato una somma di 366,00 euro per l’acquisto e l’applicazione di Microchip a favore di un’altra associazione animalista.

Lontana da vecchie logiche politiche, non sarà mai mio stile interferire con il lavoro degli uffici che ritengo debbano avere la giusta autonomia nell’individuare, secondo la legge, le giuste procedure amministrative.

Continueremo, come sempre, a dialogare con tutti i volontari perché siamo accomunati dall’amore per gli animali e dalla stessa battaglia: la lotta al randagismo”.

LONA


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