Di seguito un comunicato diffuso dall’Orchestra della Magna Grecia:
Atto vandalico nei confronti del Quadro sonoro composto da Paolo Fresu, trombettista e compositore, e realizzato in esclusiva per la città di Taranto. Ignoti si sono accaniti contro quel QRcode installato accanto al Monumento dei Marinai del lungomare tarantino e che consente a cittadini e turisti di ascoltare due composizioni originali, commissionate dall’Orchestra della Magna Grecia. La reazione della città è nei messaggi inviati agli organi d’informazione e nelle parole espresse attraverso i diversi social. Parole con le quali la città condanna il grave gesto compiuto nei confronti della storia che il monumento rappresenta e del musicista di statura internazionale che lo scorso anno ha composto in esclusiva e in concomitanza con i cinquant’anni compiuti dai “Due Marinai”.
Premesso che a breve il “code” sarà ripristinato, “Notte a Taranto”, questo il titolo del quadro sonoro, è un’opera che resterà per sempre uno dei tesori della città. I due brani composti da Fresu e registrati nel giugno dello scorso anno, sono, infatti, di esclusiva proprietà della città di Taranto.
La città indignata per quanto accaduto, la risposta del Maestro Paolo Fresu. «E’ la reazione che immaginavo non appena appresa la notizia: Taranto, città molto bella, dimostra che al contrario di chi prova a spostare le cose verso il basso, ci siano invece persone che credono nel valore della bellezza, della musica, dell’arte, che questa città custodisce in modo straordinario: quanto accaduto è da considerarsi solo frutto del caso, l’indignazione della gente fa ben sperare perché queste cose non vengano a ripetersi: sicuramente c’è di peggio in questo momento storico così complicato, ma quanto accaduto è un piccolo segnale di degrado, di disattenzione verso l’idea dell’arte, della bellezza che, invece, dovrebbe essere sempre nei nostri pensieri, un valore importante che Taranto custodisce in modo straordinario».
«Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto – dice Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia – e, al tempo stesso, orgoglioso della reazione dei tanti cittadini che si sono indignati per l’atto vandalico che ha interessato il quadro sonoro di Paolo Fresu dedicato al Monumento dei Marinai; prese le distanze da un atto isolato, il nostro impegno è quello di attivarci affinché in tempi brevi venga ripristinato il QRcode in questione con il quale cittadini e turisti potranno tornare ad ascoltare solo in quel luogo – ecco la straordinarietà e l’esclusività di queste opere – il Quadro sonoro del Maestro Paolo Fresu».
Il ricordo di Fresu su quell’esperienza diventata un contributo musicale a disposizione di cittadini e turisti. «Conservo un ricordo bellissimo», ricorda il grande musicista. «Quando Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia – prosegue – mi ha parlato di questo bellissimo progetto, gli manifestai subito grande entusiasmo: una volta a Taranto, mi accompagnò a vedere dove gli altri quadri sonori erano stati installati: Cattedrale, Concattedrale, Museo Archeologico; bella l’idea, bello il progetto, perché lega la storia straordinaria di Taranto, di una bellezza monumentale, con la musica che ha un linguaggio, mette cose insieme, le cuce in maniera diretta: per questo gli risposi subito “sì”. Un giorno, Romano mi ha accompagnato a vedere tutti i luoghi della città che potevano essere sensibilmente musicabili: fra tutti questi, mi innamorai del Monumento ai Marinai che ritenni subito significativo; così feci un giro nel Museo della Marina militare per scoprire questa storia incredibile, ma dai risvolti tragici; decisi che quel luogo, il Monumento, per la storia che rappresentava, l’idea dei due marinai che rivolgono un saluto al mare, purtroppo teatro di sconfitte quotidiane – penso alla migrazione – poteva essere la scelta giusta. Il mare, sì, quello dal quale assistiamo a conflitti ancora in corso, un mare crogiuolo di quelle storie, dei nostri valori, della nostra umanità: ecco, ho subito pensato che quello fosse il luogo giusto per accogliere una musica, lanciare un messaggio preciso; quei due brani, “Mar Piccolo” e “Mar Grande”, traducono la bellezza, la storia della città, in un pensiero musicale».
«I “Quadri sonori” – spiega Romano – sono una esperienza diversa dello spazio, una forma di conoscenza attiva e partecipata, dove la musica diventa guida virtuale e genera un coinvolgimento sensoriale unico, inaspettato; l’interconnessione tra il luogo e la musica, genera un nuovo modello di fruizione del luogo stesso, contribuendo anche a cambiare l’esperienza turistica; fino ad oggi sono stati tanti i compositori interessati dal progetto, con lo scopo di articolare un vero e proprio itinerario della musica da completare in occasione dei Giochi del Mediterraneo 2026».
Oltre al Quadro sonoro di Fresu, sono state installate a Taranto le opere di Giovanni Sòllima (Castello aragonese), Remo Anzovino (Concattedrale Gran Madre di Dio), John Rutter (Cattedrale San Cataldo), Dario Marianelli, Achille Lauro e Simone Cristicchi (Museo Archeologico internazionale).
Il quadro sonoro in questione, commissionato dall’Orchestra della Magna Grecia, è stato realizzato con il contributo dell’Unione Europea, della Regione Puglia/Assessorato regionale al Turismo/Pugliapromozione e POC Puglia 2014/2020 ASSE VI-Azione 6.8.