Cosimo Devito, nato nel 1922 a Martina Franca, era aviere dell’Aeronautica militare italiana durante il periodo di guerra. In servizio in Albania al tempo dell’arresto di Mussolini e della Repubblica sociale, Cosimo Devito rimase fedele all’Italia, al re e al governo Badoglio. Fu per questo deportato, come prigioniero di guerra. Dovette attraversare mezza Europa fino ai campi di concentramento in Germania e, nel 1944, in Polonia al campo di sterminio di Auschwitz. Alla fine del conflitto fu dunque fra i superstiti del più terribile dei presìdi nazisti dove era detenuto nel campo 47.
Per decenni è stato instancabile testimone dell’antifascismo e vari riconoscimenti gli sono stati tributati dalle istituzioni democratiche del nostro Paese.
Cosimo Devito è morto stamattina a Martina Franca. Funerali sabato mattina nella chiesa di Sant’Antonio.
Di seguito una dichiarazione di Franco Ancona, sindaco di Martina Franca:
È venuto a mancare Cosimo Devito, aviere protagonista della Seconda Guerra Mondiale. Dopo l’armistizio dell’8 settembre rifiutò l’arruolamento nelle file della Repubblica di Salò e per questo fu imprigionato e deportato ad Auschwitz con tanti altri soldati italiani che, coraggiosamente, scelsero di stare dalla parte della libertà e del rifiuto della dittatura. In questi anni è stato sempre al mio fianco in tutte le manifestazioni storiche e nelle celebrazioni istituzionali, quali il 25 aprile, Il 2 giugno e il 4 novembre, a testimoniare le sue drammatiche esperienze di internato. Nell’esprimere a nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la città il cordoglio alla famiglia, voglio ricordare la cerimonia del 2 giugno 2012 quando fu insignito dal Prefetto di Taranto nel giorno della Festa della Repubblica e della Costituzione di una medaglia speciale.
Caro Cosimo, grazie per quello che hai fatto per la Libertà e per la nascita della democrazia. Grazie per la testimonianza che hai portato a tutte le generazioni in questi anni. Conserveremo nella nostra memoria la tua lezione.