Bari è tra le dieci finaliste per il riconoscimento di Capitale italiana della cultura 2022. Ad annunciarlo è l’Amministrazione comunale. Le città in lizza «presenteranno i propri dossier alla giuria nel corso di un’audizione pubblica, così come previsto dall’articolo 4 del bando ministeriale. Compatibilmente con le misure di contenimento adottate per la situazione epidemiologica in atto, gli incontri si terranno presso il Collegio Romano, nei giorni 14 e 15 gennaio 2021, secondo il calendario e le modalità che verranno rese note a seguire».
Soddisfatto il sindaco Antonio Decaro: «Questa notizia ci proietta nel futuro – afferma-. In questi mesi bui in cui siamo stati costretti a tante rinunce, a partire dai grandi eventi culturali, in cui abbiamo dovuto richiudere le porte di teatri appena riaperti e annullare appuntamenti importanti con la tradizione e la cultura della nostra città, questa comunicazione ci aiuta a traguardare l’orizzonte che oggi è purtroppo segnato dall’angoscia della pandemia. Comunque vada la prossima selezione di gennaio, vorrei condividere questo risultato con tutti gli operatori culturali della città di Bari con i quali abbiamo costruito il progetto di candidatura, perché grazie al loro lavoro e alla loro creatività oggi Bari può legittimamente ambire a questo prestigioso appuntamento. Desidero ringraziare anche tutti i componenti del Comitato scientifico per aver voluto partecipare a questa sfida collettiva al fianco dell’amministrazione comunale. Infine, sono molto orgoglioso di poter condividere questa speciale classifica con la città di Taranto e l’amministrazione guidata dal sindaco Melucci, un traguardo inimmaginabile per due città pugliesi solo qualche anno fa».
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla Cultura, Ines Pierucci: «Questo primo traguardo rappresenta il risultato del grande lavoro di condivisone con i colleghi della giunta e lo staff del sindaco, svolto con grande spirito di abnegazione fino a prima dell’emergenza sanitaria. Oggi è segno di grande speranza per i cittadini e i tanti operatori culturali e gli artisti, affinché possano vedere in questa candidatura il loro futuro professionale».