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Martina Franca: parcheggia nello spazio con le strisce blu e lo fanno pagare. Ha il figlio disabile e il pass e lo spazio fra le strisce gialle è occupato Capitato a un vigile urbano di Milano

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Un vigile urbano di Milano, nel territorio della valle d’Itria con la sua famiglia, ha fatto una passeggiata in centro a Martina Franca. Ha parcheggiato in una via centrale, cercando la zona di parcheggio delimitata da strisce gialle, secondo il diritto che ha suo figlio, disabile. L’auto è munita di pass. Però il posto delimitato da strisce gialle era occupato. Ha parcheggiato, allora, in uno spazio delimitato dalle strisce blu. E ha dovuto pagare. Alle sue rimostranze, motivate dalla normativa che consente ai titolari di pass disabili di parcheggiare senza pagare, il parcheggiatore non ha sentito ragioni. Anche un vigile urbano di Martina Franca ha confermato che il parcheggio andava pagato.

La questione è legata a una normativa mai completamente chiarita: si può, non si può, forse si può. La Cassazione sostiene con una sentenza che il pass è per un vantaggio nella mobilità a beneficio del disabile, non per il parcheggio; un regolamento varato tre anni fa dal governo si riferisce alla possibilità per i disabili diparcheggiare ovunque, senza dover pagare (ma si pose, allora, il problema di eventuali contrassegni falsi). Il Comune di Firenze, fra gli altri, prese un’iniziativa: i titolari di pass disabili non pagano nelle zone delimitate da strisce blu. Evidenziando, peraltro, che non in tutti i Comuni era previsto ciò. La questione specifica di Martina Franca, allora, potrebbe essere superata con una regolamentazione apposita? Se sì, la si faccia. E non solo a Martina Franca. Dove i parcheggiatori, fra l’altro, dipendono da una cooperativa il cui intento è quello di vedere risultati economici, che ci siano di mezzo i disabili o meno. Dal punto di vista dell’immagine di Martina Franca, proprio un figurone non è stato.

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3 Comments

  1. In quale via è successo? Perché se il parcheggio in questione è quello di Via D’Annunzio a pochi metri, davanti a S.Antonio, ci sono diversi parcheggi per disabili. Quanto a lezioni di tolleranza verso il prossimo (compreso i disabili) ritengo che i vigili di Milano e di Roma siano i meno indicati a impartirne. Infatti, se a Martina qualche disabile riesce a parcheggiare con la propria auto su Piazza XX settembre non credo che possa riuscire (né questi nostri concittadini né i disabili milanesi) a fare altrettanto in piazza Duomo a Milano. Detto questo, si deve ovviamente fare tutto il possibile per rendere meno difficile la vita di queste persone sfortunate. Soprattutto quando l’handicap è davvero invalidante.

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