La rivoluzione digitale che ha caratterizzato gli ultimi decenni ha indubbiamente modificato il modo in cui accediamo ai servizi dei settori più disparati. Una rivoluzione che, quando applicata correttamente, ha agevolato non di poco la vita di aziende e cittadini. Inoltre, essa ci ha permesso di risolvere quelle problematiche di inefficienza dovute all’attenzione umana che tanto caratterizzavano le prestazioni del passato. È inevitabile pensare quindi che il crescente progresso tecnologico, che comunque deve andare di pari passo con l’apprezzamento di auto e ricambi usati come puoi vedere su Ovoko, porterà questa rivoluzione anche in quei settori che oggi sembrano solo marginalmente interessati, ma che riceveranno sicuramente un’evoluzione esponenziale negli anni a venire. Il settore automobilistico, in questo, è sicuramente fra i primi che verranno toccati.
Il concetto di Smart Mobility
Se pensiamo a come le auto sono cambiate negli ultimi decenni, dovremmo già aver acquisito una certa familiarità con l’integrazione di nuove tecnologie nelle nostre vetture: una iniziale evoluzione che, grazie a sensori, piccoli computer di bordo e nuove componenti elettroniche, ha dato al pubblico sempre più soluzioni in aspetti come il comfort o la sicurezza stradale. Le nostre auto sono di fatto diventate smart, in grado cioè di analizzare differenti situazioni in autonomia e restituirle in maniera semplice e chiara al guidatore. Una quadro che, senza fatica, possiamo immaginare troverà il suo culmine con l’avvento dell’auto autonoma, tecnologia per altro già presente sulle nostre strade, per quanto agli albori.
Le tecnologie del futuro
Le auto del futuro dovranno essere in grado di analizzare migliaia di input provenienti dalle fonti più diverse, computarle in maniera rapida ed adattarsi di conseguenza. Dovranno quindi essere in grado di imparare e reagire in poco tempo, comunicare con l’ambiente circostante e, non ultimo, con gli altri autoveicoli. Per fare ciò, la prima tecnologia che verosimilmente verrà integrata sarà una potente intelligenza artificiale capace di gestire quanto discusso in precedenza. Essa sarà poi legata all’IoT, l’internet of Things, una rete nella quale ogni dispositivo è connesso e capace di interagire con altri. Inoltre, il mercato virerà inevitabilmente verso il motore elettrico, data la crescente preoccupazione per l’ambiente e la difficoltà nel reperire combustibili fossili.
L’auto autonoma come nuovo standard
IA, machine learning e IoT stanno dando un contributo essenziale alla realizzazione di una vettura autonoma efficiente. Ciò anche grazie ai numerosi investimenti che compiono tanto le case automobilistiche quanto le pubbliche amministrazioni, laddove le prime si occupano dello sviluppo di queste nuove tecnologie mentre le seconde di testarle. Grazie ad esse, possiamo delineare gli step necessari che porteranno un nuovo standard nelle nostre città:
- Assistenza: l’auto è in grado di assistere l’uomo con delle competenze di base come riconoscere un ostacolo, mantenere la velocità, facilitare una manovra ecc. La maggior parte delle auto possiede già queste caratteristiche;
- Semi-autonomia: l’auto è in grado di procedere per strada senza l’intervento umano, purché non si verifichino imprevisti. In questi casi cederà automaticamente il controllo all’uomo, che dovrò perciò rimanere vigile durante la guida;
- Autonomia controllata: l’auto è in grado di computare situazioni più complesse nelle quali sarà capace di prendere decisioni come sorpassare, modificare la velocità, frenare ecc. L’intervento umano è ridotto al minimo, ma sempre indispensabile per correggere il veicolo in situazioni particolari o di pericolo.
- Completa autonomia: l’auto è parte di una rete che comunica costantemente con tutte le sue parti ed è in grado di viaggiare senza l’intervento umano.
Mobility as a Service
Con l’affermarsi dell’auto autonoma, è pressoché impossibile non pensare a come il mercato subirà un cambiamento radicale. In un mondo in cui possibile chiamare un veicolo che, in qualsiasi momento o circostanza, è in grado di portarci a destinazione nel tempo previsto, l’auto di proprietà cederà inevitabilmente il passo a nuovi modelli di mercato nei quali la mobilità diventa un servizio. Il tutto è reso ancora più inesorabile se si pensa al costo destinato ad aumentare di veicoli, carburanti e manutenzione. Soluzioni come il Car Sharing diverranno perciò sempre più comuni fino a divenire un nuovo standard. Ciò sarà particolarmente efficace nelle aree in cui i trasporti pubblici sono poco adoperati o inefficaci, traducendosi in un risparmio per amministrazioni e cittadini.
La sfida più grande
Il futuro riserva però anche delle sfide che dovremo necessariamente risolvere se vogliamo che l’applicazione di queste tecnologie diventi realtà. Fra tutte, quella più grande è sicuramente rappresentata dalla sfida energetica, che dovremo affrontare su più fronti.
Da una parte, ci sarà richiesto di creare batterie sempre più efficienti, capaci di immagazzinare quanta più energia possibile al fine di garantire alla vettura un’autonomia che possa permetterle lunghi spostamenti. Dall’altra, la sfida è rappresentata dalla creazione di stazioni di ricarica sufficienti per numero e portata energetica a soddisfare il carico automobilistico su strada. Ciò richiederà verosimilmente investimenti non solo sul fronte autostradale, ma anche su quello energetico, in cui i Paesi dovranno decidere come produrre o acquistare energia nel modo più efficace possibile.
Fonti: