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Ostuni: compra due orologi e paga 31mila euro. Con assegno falso, secondo l’accusa Fasano: indagini per il ferimento di un quarantenne. San Donaci: chiuso circolo. Latiano: ordinanza di abbattimento per locali di azienda zootecnica e laboratorio di produzione del latte

Compagnia Carabinieri Fasano 03

Di seguito alcuni comunicatI diffusi dai carabinieri:

 

I Carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana hanno deferito in stato di libertà, per il reato di danneggiamento seguito da incendio e il furto di una bicicletta, un 24enne della zona. Nella notte di venerdì 19 ottobre 2018, verso le ore 04:55, il giovane a volto scoperto utilizzando della diavolina ha appiccato fuoco all’autovettura Renault Clio parcheggiata in via Mogavero di Francavilla Fontana, di proprietà di un bracciante agricolo 58enne del luogo. L’autovettura è stata completamente distrutta dalle fiamme che si sono propagate ad altre 2 vetture, entrambe Renault Scenic, parcheggiate nelle adiacenze che hanno riportato seri danni. Il rogo ha anche danneggiato un infisso e annerito la facciata esterna di un’abitazione. Le fiamme sono state spente dai Vigili del Fuoco allertati nella circostanza. Il gesto, da ricondurre verosimilmente a motivi di natura passionale, trae origine da un’animata discussione insorta la sera precedente all’interno di un pub di Francavilla Fontana. Gli accertamenti operati dai Carabinieri con l’escussione di alcune fonti testimoniali, nonché la conoscenza del territorio e dei soggetti di interesse operativo gravitanti in quell’area, hanno permesso l’identificazione dell’autore dell’incendio. Il 24enne è stato anche deferito per il furto avvenuto nel settembre 2018, di una bicicletta mountain bike asportata al figlio del proprietario della Renault Clio data alle fiamme.

 

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A Latiano, nell’ottobre scorso, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Taranto, a seguito di ispezione, hanno accertato che il laboratorio di trasformazione e stoccaggio latte di pertinenza di un’azienda zootecnica era stato attivato senza la notifica all’autorità sanitaria. Nella circostanza, la struttura era interessata da carenze igienico-sanitarie e strutturali e il personale medico dell’ASL intervenuto su richiesta del NAS ha disposto la chiusura del laboratorio. Nell’ambito dell’accertamento esperito dal NAS è emerso che alcune opere edilizie erano state realizzate in assenza del permesso di costruire, fatto segnalato al riguardo all’Ufficio Tecnico del Comune di Latiano per quanto di competenza. Il Comune di Latiano – settore urbanistica gestione del territorio, edilizia pubblica e privata –, a seguito delle verifiche esperite, ha pertanto emesso l’ordinanza di abbattimento di 6 manufatti di pertinenza dell’azienda zootecnica con annesso laboratorio di trasformazione del latte.

 

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A Ostuni, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà un 55enne residente a Napoli per il reato di truffa. L’uomo, dopo un’articolata contrattazione, ha acquistato da una gioielleria di Ostuni 2 orologi del valore complessivo di 31.000,00€, consegnando in pagamento un assegno circolare di pari importo di una filiale di Roma. Considerata la somma, il gioielliere, ricevuto il titolo, ha fatto effettuare opportune verifiche da parte della sua banca chiedendone l’autenticità. Ricevuta risposta positiva nel senso, all’acquirente che nel frattempo si era trattenuto nelle adiacenze del negozio sono stati consegnati i due orologi completi di scatole e garanzie. Dopo pochi giorni l’assegno è tornato indietro per mancato pagamento poiché risultato falso. Gli approfonditi accertamenti incrociati svolti dai Carabinieri hanno consentito di giungere all’identificazione del 55enne di Napoli.

 

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A Oria, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà per “reiterazione nella guida senza patente” un 34enne del luogo, poiché controllato alla guida di una Opel Corsa di proprietà di un 42enne del posto, sprovvisto della patente di guida poiché mai conseguita. L’uomo era già stato contravvenzionato nell’arco del biennio per la stessa violazione.

Nella situazione appena descritta la guida senza patente, la cui violazione costituisce un illecito depenalizzato, assume invece carattere penale, configurandosi quale autonoma fattispecie di reato alla quale si applica la pena dell’arresto sino ad un anno. È una delle due ipotesi dell’art. 116 del codice della strada che riveste carattere penale restando esclusa dalla depenalizzazione, poiché è stato accertato un comportamento recidivo nel biennio. In tutte le ipotesi che assumono carattere penale per la reiterazione dell’illecito depenalizzato, in luogo del fermo amministrativo del veicolo, e solo nel caso in cui appartenga al contravventore, trova applicazione la sanzione accessoria della confisca, che è l’acquisizione coattiva da parte della pubblica amministrazione di determinati beni, nei confronti di chi ha commesso il reato, o che sono serviti, o furono destinati a commettere il reato. La seconda ipotesi dell’art. 116 che riveste carattere penale concerne la guida senza patente o con patente negata, sospesa o revocata a persona sottoposta con provvedimento definitivo a misura di prevenzione. Nell’ipotesi in cui il veicolo con cui è stato commesso il reato, non appartenga all’indagato, è affidato al proprietario che risponderà di “incauto affidamento”, poiché lo ha affidato o ne ha consentito la guida a persona che non ha conseguito la corrispondente patente di guida. Nella circostanza in esame è stato sequestrato poiché sprovvisto della copertura assicurativa.

 

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Fasano, al termine degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà un 51enne del luogo con a carico diverse censure di natura penale, per porto di oggetti e strumenti atti ad offendere. L’uomo alle ore 20.00 in viale Del Bosco è stato fermato alla guida della propria autovettura, perquisito è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico occultato all’interno della tasca dei pantaloni. Contestualmente è stato segnalato all’Autorità Amministrativa perché trovato in possesso di 2 grammi di marijuana occultati in un pacchetto di sigarette. Il coltello e lo stupefacente sono stati sottoposti a sequestro.

 

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A Oria, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno deferito in stato di libertà per rifiuto di sottoporsi ad accertamenti finalizzati a stabilire la guida in condizioni di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di droghe un 30enne operaio del luogo. L’uomo è stato fermato alla guida di una Renault Clio di proprietà del fratello. La patente di guida è stata ritirata e il veicolo affidato al proprietario. Nell’ambito dello stesso contesto operativo è stato deferito anche per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, infatti nel corso della perquisizione all’interno del vano porta oggetti del veicolo, è stato rinvenuto un coltello a scatto di genere proibito sottoposto a sequestro.

Per quanto riguarda il rifiuto dell’accertamento finalizzato al riscontro dello stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, la norma sanzionatoria punisce tale comportamento con sanzioni di natura penale, pena congiunta dell’arresto e dell’ammenda. All’accertamento del reato consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata. Con la sentenza di condanna, trova applicazione la sanzione accessoria della confisca del veicolo, salvo che non appartenga a persona estranea al reato. Con la confisca si ha l’acquisizione coattiva da parte della pubblica amministrazione di determinati beni, nei confronti di chi ha commesso il reato, o che sono serviti, o furono destinati a commettere il reato.

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Proseguono le attività d’indagine svolte dai Carabinieri della Compagnia di Fasano a seguito del ferimento di un 40enne ad un braccio, avvenuto la sera del 14 marzo a Fasano.

Gli inquirenti stanno visualizzando le immagini riprese dalle telecamere presenti nella presunta zona del ferimento e ascoltando le persone informate sui fatti, al fine di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi che a tutt’oggi presenta qualche lato oscuro. Le indagini vengono espletate a 360° e nessuna pista viene trascurata, al fine di fare luce sulla vicenda.

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I Carabinieri della Stazione di San Donaci hanno posto i sigilli al circolo ricreativo denominato “ASD Club Le Masse”, in via Solferino, in seguito all’emissione di un’ordinanza emessa dal Questore di Brindisi per la durata di 30 giorni. Il provvedimento è scaturito dalle segnalazioni del reparto operante che ha eseguito numerosi controlli degli avventori presso il citato locale pubblico, dai quali sono emersi chiaramente “assidue frequentazioni da parte di pregiudicati e persone aventi pregiudizi attinenti il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, il 20 marzo 2018, i Carabinieri della locale Stazione avevano proceduto all’arresto, all’interno del circolo privato, di Braccio Alessandro, 34enne (presidente pro tempore del circolo) poiché trovato in possesso di sostanza stupefacente suddivisa in dosi (13 dosi di cocaina e 5 dosi di hashish), parte delle stesse occultate nel bagno del circolo, nonché materiale idoneo al confezionamento rinvenuto dietro al banco mescita. Sia il presidente pro-tempere che l’effettivo gestore Clemente Antonio, 36enne, sono gravati di precedenti specifici attinenti la detenzione e vendita di stupefacenti. Molti dei frequentatori del citato bar risultano gravati da precedenti per i reati in materia di stupefacenti e il circolo è ritenuto luogo per la consumazione di attività illecite, abituale ritrovo di pregiudicati, nonché luogo di contatto tra spacciatori e tossicodipendenti finalizzato alla successiva cessione dello stupefacente, quindi costituente pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Il provvedimento di sospensione è disciplinato dall’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS) che prevede che “il Questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata”.


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