rendimentogold

basilepiccolo

inPrimis per prenotazioni parrucchiere


Vince l’azzardo, perdono i cittadini Zuppi: l'ipocrisia di un fenomeno sottovalutato

FOTO VP

Di seguito il comunicato:

Si è concluso il convegno “Vince l’azzardo, perdono i cittadini”, un evento cruciale che ha riunito importanti voci della società civile e religiosa per denunciare le gravi conseguenze del gioco d’azzardo e sollecitare un’azione decisa da parte delle istituzioni. Dagli interventi è emerso un quadro preoccupante, caratterizzato da un aumento esponenziale dell’azzardo online e fisico e da una percepita indifferenza generale.

L’Allarme del Cardinale Zuppi: L’Ipocrisia di un Fenomeno Sottovalutato

Il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha ringraziato sentitamente la Consulta Nazionale Antiusura, la ” Campagna Mettiamoci in Gioco” e le Caritas  per la loro “insistenza e determinazione” contro ogni resistenza, assicurando la “vicinanza della Chiesa” in questa battaglia. Il Cardinale ha evidenziato come l’azzardo sia una dipendenza che “annienta l’umanità della persona”, pur non essendo ancora pienamente riconosciuta come tale, a differenza di droghe o alcol. “L’azzardo muove risorse superiori a una finanziaria,” ha sottolineato il Cardinale Zuppi, denunciando l’ipocrisia di un sistema che “finanzia campagne per curare i giocatori patologici che esse creano”, riprendendo un’illuminante riflessione di Papa Francesco. Il suo appello rafforza l’impegno congiunto delle istituzioni religiose e delle organizzazioni civili.

La Denuncia di Gualzetti: Azzardo, Povertà e la Responsabilità dello Stato

Luciano Gualzetti, Presidente della Consulta Nazionale Anti-Usura, ha ribadito la necessità di un’alleanza forte, sottolineando che “da soli siamo impotenti”. Ha rivelato un dato allarmante: “la metà delle persone che si rivolgono alle fondazioni antiusura e ai centri di ascolto caritas sono afflitte da debiti legati all’azzardo, che troppo spesso sfociano nell’usura”, evidenziando il legame indissolubile dell’azzardo con la povertà e la criminalità. Gualzetti ha criticato la decisione di spostare l’attenzione sull’azzardo dal Ministero della Salute a quello dell’Economia e delle Finanze, riducendolo a una “mera questione economica”, quando invece è “una questione sociale, educativa e sanitaria con stretti legami con la Criminalità Organizzata “. Ha espresso profonda preoccupazione per i recenti provvedimenti sul gioco online e fisico, con la quasi totale eliminazione di distanze e orari dai centri sensibili, che di fatto arretrano nella tutela dei più fragili, e per l’abolizione del divieto di pubblicità. Ha inoltre fortemente criticato la prospettiva di una normativa sul gioco d’azzardo fisico che riduca la potestà regolamentare di comuni e regioni, compromettendo il quadro di regolamentazione consolidatosi in tredici anni e la facoltà degli enti locali di mitigare gli effetti negativi sul territorio. Ha anche sollevato la questione della mancanza di disponibilità di dati ufficiali  sul consumo di azzardo dei cittadini, essenziali per un’efficace pianificazione e contrasto delle conseguenze sui più fragili e vulnerabili, in particolare i minori di età. “Vietare un centro scommesse vicino a una scuola ha un valore educativo e da un messaggio culturale chiaro: l’azzardo non è un gioco!,” ha affermato, chiedendo un “immediato cambio di rotta e un impegno concreto di tutti coloro che hanno una responsabilità per la riduzione dell’offerta: Stato e aziende del comparto”.

L’Appello di Trincia: Agire sulla Domanda e la Missione della Chiesa

Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana e presidente della Fondazione antiusura Salus Populi Romani, ha lanciato un “appello urgente per un cambio di rotta decisivo”. Ha sottolineato l’importanza di agire non solo sull’offerta, ma anche sulla domanda: “è cruciale capire perché si scommette e combattere la percezione sbagliata che l’azzardo non sia una dipendenza grave”. Trincia ha annunciato l’impegno della Chiesa a “portare il Vangelo tra gli schiavi delle scommesse”, attraverso omelie e programmi pastorali di informazione e sensibilizzazione, per “accompagnare le vittime verso la rinascita”. Ha chiesto “coraggio, creatività e nuove regole chiare” per contrastare l'”azzardismo compassionevole” e difendere la dignità umana.

La Sintesi di Don Zappolini: L’Emergenza Online e la Chiamata all’Azione sul Territorio

Don Armando Zappolini ha evidenziato l’incremento di 10 miliardi di euro nell’azzardo online rispetto all’anno precedente, un dato contro il quale “non abbiamo armi” nonostante il lavoro della Polizia Postale. Ha denunciato la “mancanza di interlocuzione” da parte dell’attuale governo, che ha vanificato i progressi come l’abolizione della pubblicità e l’obbligo della tessera sanitaria per l’accesso ai siti online, portando all’eliminazione dell’osservatorio sulla salute. Don Zappolini ha ribadito la necessità di “buttare sui territori, sulla gente, sulle comunità, le associazioni” le forze per un impegno capillare, sottolineando che “non esiste l’azzardo sociale” e che il fenomeno è “molto stretto con la povertà”. L’obiettivo non è solo fornire assistenza materiale, ma “assicurare di vivere la loro dignità”.

Il convegno ha visto la partecipazione di figure di rilievo come Giulia Sarti (delegata alla legalità Democratica e lotta alle mafie per Bologna e città metropolitana), Caterina Pozzi (Moderatrice-Presidente Nazionale CNCA), Massimo Masetti (Referente di Avviso Pubblico sul tema dell’Azzardo), Emiliano Manfredonia (Presidente Nazionale ACLI) e Daniela Barbaresi (Segretario nazionale confederale CGIL), uniti nell’urgente richiesta di un impegno concreto e un cambio di rotta da parte dello Stato per proteggere la salute pubblica e i cittadini più vulnerabili.


eventi a napoli




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *