Di Nino Sangerardi:
Il Bilancio economico 2013 dell’Asl di Foggia spulciato dalla Corte dei Conti, sezione Puglia.
La delibera,firmata dal presidente Agostino Chiappiniello e dal relatore Carmelina Adesso, è stata depositata a fine gennaio scorso. Rilevate parecchie criticità. Per esempio : tempi medi di pagamento superiori alle barriere di Legge,mancata riconciliazione dei debiti verso i fornitori,superamento del limite di spesa per le consulenze,significativo affidamento incarichi a professionisti esterni,reiterate proroghe di contratti a termine,incremento dei costi della mobilità passiva(cittadini che scelgono di curarsi in altre strutture sanitarie pugliesi o nazionali),tempi elevati per le liste d’attesa.
Nel corso dell’istruttoria sono intervenuti i vertici dell’Asl foggiana e componenti del dipartimento Salute della Regione Puglia.
Per quanto riguarda i debiti verso i fornitori,stante il decremento nel corso del triennio, restano oltre i confini di Legge i ritardi di pagamento : al 31.12.2012 la liquidazione fattura a 548 giorni mentre 334 giorni al 31.12.2013 e 121 giorni al 31.12. 2014.
La Corte prende atto dei provvedimenti realizzati dall’Asl(fatturazione elettronica) ma i tempi di liquidazione “ sono sopra i limiti con rischio di aggravamento esposizione debitoria per iniziative giudiziali e interessi moratori”. L’aumento di quest’ultimi,anno 2013, è stato pari a 746.165,00 euro.
Il capitolo “recupero ticket” illustra che i magistrati hanno chiesto ai dirigenti dell’Asl se sono state attivate le procedure di rientro dei ticktes non pagati. Sul punto non vengono forniti dati aggregati a livello aziendale bensì informazioni sui singoli presidi ospedalieri.
Quindi si desume “… un’inadeguata attività di recupero sia sul piano temporale che su quello dei risultati”.
In merito al ticket di Pronto soccorso codice bianco emerge che sono stati realizzati accertamenti a carico di 1394 assistiti,dei quali 307 esenti. Sull’ammontare dovuto di 31.116,64 euro l’importo riscosso è di 6.272,62.
Incomplete anche le cifre sul totale dei controlli(a campione) con oggetto le esenzioni ticket.
La Corte sollecita un monitoraggio produttivo e azioni di recupero crediti, al fine di evitare che i costi dovuti dai singoli utenti dell’Asl si scaricano sull’intera collettività.
L’Azienda sanitaria ha confermato la non osservanza del limite, stabilito dal Decreto Legge n.78/2010, in materia di consulenze in euro 58.018,08 : nel 2013 spesi 179.428,60 rispetto al margine fissato in 121.410,52.
Dulcis in fundo i dati certificano che tra il 2012 e il 2013 la mobilità passiva intraregionale passa da 360.073.844,00 euro a 376.341.218,00 mentre quella extraregionale da 60.767.306,00 a 65.773.680,00.
Secondo i dirigenti dell’Asl i motivi del balzo della mobilità sono dovuti a quanto segue :1) posizione geografica di confine; 2)presenza di istituti come Casa Sollievo della Sofferenza e Azienda Ospedaliera/Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia.
Ai Giudici non resta che ribadire quanto costantemente sostenuto sulla necessità di organizzare le strutture in termini di qualità, così da poter sviluppare capacità attrattiva e di conseguenza ridurre le perdite economiche.
Sia l’Asl di Foggia e provincia che la Regione Puglia, entro 60 giorni, devono adottare i provvedimenti idonei ad eliminare le irregolarità riscontrate.