Malcostume, è proprio un malcostume. A Martina Franca non si riesce proprio ad eliminarlo. Un caso è clamoroso: transenna, in piazza D’Angiò, ovvero davanti al comando della polizia municipale. Transenna con lo stemma della città e, attaccata con dovizia, la locandina di una manifestazione. E nessuno ha preso provvedimenti. That’s Martina.
Ancora: qualcuno spieghi questa. Palazzo ducale, totem pubblicitario. Da un mese circa è lì. A che titolo? Palazzo ducale è anche il palazzo istituzionale della città. La pubblicità che c’entra?
Caro Direttore, vedete le cose piccole ma fate finta di non vedere quelle grandi come ad esempio le vele…. quelle che stanno dietro come quelle che stanno a tutti gli incroci a costo di andarci a sbattere contro. Stamattina ce ne una vicino alla banca del mezzogiorno. Solo che di quelli (commento moderato in questa parte) avete paura o siete miope?
Grazie per il suo intervento. A parte il fatto che sono miope sul serio, ma questo non è un problema suo, e a parte il fatto che sul contenuto potrei ribaltarle la considerazione, ovvero lei parla delle vele e non ha detto una parola su quella transenna trattata così, c’è che lei con il suo modo maleducato di rappresentare l’argomento è riuscito a rendere in maniera negativa un problema vero. Anche questo è un malcostume che qua, in questo blog, è disprezzato. Sia più educato e riprovi. Chiunque lei sia, qua non attacca. Qua ci si comporta bene, cioè diversamente da come ha fatto lei. Altrimenti nulla. Quindi, nel prossimo intervento lei si scuserà per il modo e così potremo riparlarne. Buona giornata. (agostino quero)
La verità che ci siamo cacati il cazzo della vostra guerra tra giornali Basta vedere gli sponsor e si capisce bene da che parti stai
Vergognati anche se sono sicuro chenon pubblicherai niente
Martina sta piena di vele ed un giorno mio figlio si stava ficcando sotto la macchina vicino il Marconi. Tusei miope ma molto miope per non vedere le vele ma forse ti pagano per non vederle
Mi devo scusare con un venduto? Mai
Grazie per il suo intervento. Lo pubblico perché mi serve per dimostrare la diffamazione. Mi onoro di avere effettuato a titolo gratuito una pubblicità per la raccolta differenziata dei rifiuti organizzata dal Comune di Martina Franca. Inoltre ho anche una forma di bilancio che non mi consente di andare oltre un certo fatturato, quindi non me ne posso cercare neanche tanti di sponsor. Quindi, qua non c’è proprio nessuna guerra dei giornali. Ha detto una cosa falsa, in cui lo stile è perfino meno grave del contenuto, e per la quale cosa ci rivedremo in tribunale e lì farò testimoniare il collega che con me condusse una battaglia contro lo strapotere delle vele pubblicitarie perché fra l’altro, il problema da lei sottolineato è reale. Però nei confronti di questo blog e nei miei confronti ha detto cose non vere. E spero per lei che abbia dato un nome, almeno quello, vero. Tanto all’identità si risale. Buona giornata. (agostino quero)
Intanto ti querelo io, visto che avresti prima dovutomiquerelare poi pubblicare e chedi al tuo avvocato. Ti sei autodiffamato visti che ti seiapprovato la mia lettera. Se vuoi puoi pure incontrarmi e ti dò la fotocopia del mio documenti così anticipoi tempigiornalista
Grazie per il suo intervento. Il mio legale ha iniziato i passi necessari perché lei sia individuato come consente la legge. Il resto non mi interessa. (agostino quero)
Al di la della polemica sulla querele volevo riprendere il discorso delle vele e farvi fare una riflessione…
Secondo voi la pubblicità sulle vele funziona?
Quanti ristoranti o bar nuovi hanno aperto e chiuso nel giro di pochi mesi investendo pubblicità nelle vele?
Le vele di Martina Franca sono il simbolo della decadenza di un città che ormai sembra il terzo mondo.
Grazie per il suo intervento. Quella che lei definisce la polemica sulle querele, qui, è ritenuta più importante del dibattito sull’importanza delle vele. Chi non si limita a esprimere un’opinione ma offende falsamente la reputazione degli altri, paga. Qui, questo, è fondamentale. Viene prima del dibattito sull’importanza delle vele, addirittura. Chi se ne è reso responsabile sarà chiamato alle sue responsabilità, rigorosamente nei termini di legge. Dopodiché lei evidenzia, a proposito delle vele pubblicitarie, un punto di vista di cui una comunità dovrebbe tenere conto più di quanto non faccia, a mio parere. (agostino quero)
Uè montanà, ver ca se fort!
Grazie per il suo intervento. Devo peraltro richiamarla al massimo rigore formale e contenutistico nei confronti dell’individuo in questione pur esprimendo lei concetti in termini positivi, dato che la vicenda dovrà passare al vaglio di altri organi e non più il blog. La ringrazio per la sua comprensione. (agostino quero)
Gentile direttore,
non volevo sminuire la gravitá delle affermazioni fatte di sopra contro la sua persona.
Semplicemente, volevo invitare questo blog a riprendere il discorso sulle vele, magari in un altro post e con un dibattito educato.