
Il territorio tarantino, già enormemente danneggiato sul piano ambientale, non sopporterebbe un nuovo simile insediamento, è il motivo della protesta, che ha un sostegno politico anche bipartisan, in ambito locale. Ma il governo, con un sottosegretario, dice che va fatto perché fra l’altro c’è un impegno economico di 300 milioni di euro da parte di Eni.
(foto: fonte comitato cittadini liberi e pensanti)







