Scritto nel profilo social network del comitato di salvaguardia della zona umbertina-Bari:
ALTRA NOTTE DI “ORDINARIA” FOLLIA NELL’ UMBERTINO (parte 1)
Ieri notte (giovedì 11 giugno) una persona in evidente “stato di alterazione” (le analisi potranno chiarire se sotto effetto di alcool o droga) dalle ore 22,30 alle 23,45 ha seminato il panico nell”Umbertino. Alcuni volenterosi, senza alcun dispositivo di protezione, hanno tentato “contenere” l’esagitato, in attesa del “sopraggiungere” delle forze dell’ordine (ma perché non stazionano in loco come da noi ripetutamente richiesto?), ripetutamente chiamate. Piccole colluttazione, danneggiamento delle auto in sosta e sullo sfondo da una parte la FOLLA per strada con i consueti assembramenti della mala movida locale (ma questi non erano proibiti ai sensi dell’art 1 comma 8 del D.L. 33/2020?) e dall’altra i residenti “prigionieri” nelle loro abitazioni, spogliati dei loro sacrosanti diritti alla vivibilità e alla normale mobilità.
Ecco in cosa è stato ridotto l’Umbertino (ex zona di pregio artistico storico architettonico e ambientale) dalle miopi politiche di Palazzo di Città: un vero e proprio FAR WEST.
È questa la “Bari per Bene” che voleva l’amministrazione comunale? È questa la Bari turistica narrata da Lonely Planet?
Da anni, inascoltati, lanciamo il nostro grido di allarme e dolore contro questo processo di imbarbarimento del quartiere ove illegalità, abusi e prevaricazioni la fanno da padrone.
E invece cosa si medita a Palazzo di Città? Dopo il DGC n.265 (liberalizzazione senza controllo, e senza oneri economici ~lamentando poi di non avere fondi per garantire i servizi essenziali, sic! ~ delle occupazioni di suolo pubblico per le attività di ristorazione) si vorrebbe procedere con la chiusura delle strade dell’ Umbertino per creare ulteriori spazi aggregativi, cosi favorendo ancor più gli assembramenti (vietati dalla normativa vigente) in emergenza epidemiologica pandemica. UNA VERA FOLLIA!!!
ALTRA NOTTE DI “ORDINARIA” FOLLIA NELL’ UMBERTINO (parte 2)
Finalmente giungono le forze dell’ordine (Carabinieri).
Intervento in due step.
Il carabiniere intervenuto con la prima volante mantenendosi a distanza di sicurezza dal soggetto “esagitato” prende il controllo della situazione attendendo l’arrivo dei rinforzi. Siamo ancora su via Abbrescia/Largo Adua, zona calda della “mala movida”.
La scena si sposta poi su via Cognetti angolo via Nicolò. Intervento dei rinforzi. Numerosi carabinieri circondano l’esagitato, mantenendosi a distanza prudenziale dal soggetto in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118.
Si noti tutt’intorno la folla costituita da centinaia di persone accalcate. Tutto ciò in emergenza epidemiologica pandemica.
Il Covid19 potrebbe ringraziare
ALTRA NOTTE DI “ORDINARIA” FOLLIA NELL’ UMBERTINO (parte 3)
In loco giunge una ambulanza.
Gli operatori del 118, evidentemente sprovvisti di dpi (dotazioni di protezione individuale), utilizzando a scopo protettivo un lenzuolo si avvicinano all’esagitato e dopo averlo coperto lo sedano. Successivamente lo portano via in ambulanza. Ciò avviene alle ore 23,45. La mala movida può quindi riprendere i suoi spazi e i suoi ritmi.
Un plauso ai Carabinieri e agli operatori del 118 intervenuti che con competenza e professionalità hanno risolto brillantemente una situazione potenzialmente molto pericolosa.
Una considerazione. Carabinieri e operatori 118 hanno agito con tutte le possibili cautele in questo momento di emergenza epidemiologica pandemica. Il soggetto plausibilmente, oltre ai test alcolici e stupefacenti, verrà sottoposto al test Covid. Ci auguriamo che questo risulti NEGATIVO.
Ma una domanda sorge spontanea: cosa potrebbe succedere se il “soggetto” dovesse risultare POSITIVO???
Decine e decine di persone (forse centinaia) sono venute ieri a contatto “ravvicinato” con questa persona. Come potranno essere individuate e tracciate?
La Puglia è tra le prime Regioni a sperimentare l’app “Immuni” di control tracking per il Covid19. Da una parte ci invitano, con una massiccia campagna, a scaricare detta applicazione, dall’altra consentono che si verifichino casi come questi, che potrebbero vanificare ogni sforzo di contenimento dell’epidemia. Siamo alla FOLLIA.
BASTA, uscite da quei benedetti Palazzi e toccate con mano la realtà quotidiana con la quale, per vostre precise responsabilità, i cittadini (in particolare quelli dell’Umbertino, fascia etaria ultra cinquantenne la più vulnerabile alle conseguenze letali del virus) è costretta a vivere.
BASTA live con finalità “promozionali” che mistificano la realtà. Venite a vedere cosa accade notte tempo nell’ Umbertino, portate i vostri anziani genitori a vivere in questo contesto.
Sindaco e Giunta, non potete più dire: “non sapevamo”, o peggio: “che ci possiamo fare”.
Questa situazione ha precise responsabilità. Non si può continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto.
Vi aspettiamo, venite nottetempo con noi a passeggiare e a trasmettere live dall’ Umbertino. O non avete coraggio di constatare il disastro che avete causato o ancora temete per la vostra incolumità?
ALTRA NOTTE DI “ORDINARIA” FOLLIA NELL’ UMBERTINO (parte 4)
Viene ora riferito che il soggetto “esagitato” portato via “sedato” dopo essere stato avvicinato da Carabinieri e Operatori del 118 con le dovute cautele, sarebbe ritornato in loco verso le ore 02,00 di notte, peraltro con fare minaccioso nei confronti di alcune persone (sembra quelle che erano precedentemente intervenute per “contenerlo”)
Se questa notizia dovesse essere confermata (stiamo verificando) sarebbe scandaloso.
Come può essere possibile che un soggetto in quelle condizioni (portato via sedato) sia stato lasciato libero dalle strutture sanitarie e dopo appena un paio di ore sia potuto ritornare in loco per alimentare tensioni?
Sono stati fatti i test per verificare assunzione di alcool o stupefacenti nel soggetto che plausibilmente poteva essere indagato per alcune fattispecie di reato? Gli è stato fatto il test per verificare eventuale positività al Covid 19?
Rimaniamo esterefatti. Un vero e proprio FAR WEST