Prima della cronaca calcistica, quella che è in qualche modo la cronaca, se non nera, grigio scura. A metà ripresa, tensione altissima in campo e sugli spalti, allo “Zaccheria”; l’allenatore del Pisa colpito da un oggetto piovuto dagli spalti. Da lì, tensione ancora crescente e invasione di campo di una trentina di tifosi foggiani. Poi, dopo qualche minuto, in campo sono arrivati anche i celerini. Una brutta vicenda, per la finale del campionato di calcio. Dopo una decina di minuti è stato possibile riprendere la partita, il vicequestore di Foggia fra i due tecnici, con grande tensione fra i due. Il tutto, sotto gli occhi, fra gli altri, di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia che era lì allo “Zaccheria” per sostenere, simbolicamente, con tutta la Puglia la squadra rossonera. Sguardo soncertato, a un certo punto, da parte del governatore. Ciliegina sulla torta, l’espulsione dei due allenatori, al termine dei minuti di caos. Al termine della partita, giocatori del Pisa di corsa negli spogliatoi. Fra l’altro, proprio negli spogliatoi, il prepartita era stato tutt’altro che tranquillo, stando a indiscrezioni. Altissima tensione dunque, non ha aiutato l’atteggiamento in campo talvolta dilatorio nel riprendere il gioco, da parte di chi mirava a perdere tempo.
E ora la vicenda tecnica.
Il Foggia ci ha provato, il Pisa ha resistito. I toscani vanno in serie B, i pugliesi rimangono in legapro ma per la qualità della squadra e dovrebbe essere più su della legapro.
La formazione di Roberto De Zerbi, allo “Zaccheria”, nella partita di ritorno della finale playoff, ha esercitato una supremazia territoriale che ha portato anche a conclusioni molto pericolose, vedi quella di Iemmello a metà del primo tempo, vedi la traversa colpita da Vacca all’inizio della ripresa, per non dire di un calcio di rigore non concesso proprio in avvio di ripresa, sugli sviluppi di cross dalla sinistra. Il bomber Pietro Iemmello ha avuto, inoltre, due occasioni molto propizie: non ha però fatto centro. Ha comunque segnato su calcio di rigore a tre minuti dalla fine. Non è bastato al Foggia che nell’ultima azione al quinto minuto di recupero, ha subìto il pareggio, rete di Eusebi. Il Pisa di Gennaro Gattuso ha rappresentato un muro, in alcune circostanze, dal centrocampo in giù. I rossoneri hanno messo in mostra le loro migliori qualità, ovvero un corredo tecnico che non ha pari nella categoria, ad esempio. Non è bastato, è stata letale per i dauni la sconfitta all’andata a Pisa. I toscani vanno meritatamente in serie B, che il Foggia rimanga in legapro portebbe non essere peraltro l’esito più veritiero del campionato, per la bellezza della squadra rossonera.
Ma la vicenda extracalcistica ha rovinato la domenica che doveva essere solo di calcio e festa.
Poi, a fine gara, il Foggia e i suoi tifosi si sono stretti, sotto la curva rossonera. Le tensioni, con i pisani, erano tutto sommato terminate e il Foggia, protagonista di un campionato esaltante, ha meritato l’applauso dei sostenitori.
Salvo poi, i violenti, tornare a fare i violenti: nel dopopartita, sassaiola contro pullman dei tifosi del Pisa.