Ieri per due questioni lavorative importantissime in ambito regionali, sembra essere arrivato una settimana prima, il venerdì di passione. A Bari è stato praticamente detto ai lavoratori che solo un miracolo salverà la fiera del levante, a Taranto è stato detto ai lavoratori delle mense nelle sedi della marina militare che se vorranno continuare, dovranno trasferirsi giovedì prossimo a Trieste, o Parma, o Padova, o Torino, o ai confini con la Svizzera e così via.
Così i lavoratori proseguiranno le rispettive azioni di protesta: anche oggi il sit-in a Taranto, davanti all’ammiragliato, per difendere il posto di lavoro di 350 persone. “Andremo avanti anche la domenica delle palme” è stato già preannunciato. Ieri si è svolto un corteo (foto) e, avuta al comunicazione dell’azienda appaltatrice Dussmanna, in merito ai trasferimenti, i lavoratori arrabbiatissimi hanno occupato l’aula in cui si svolgeva la seduta del consiglio comunale.
A Bari, da lunedì, sciopero a oltranza. Con venti milioni di euro di deficit, la fiera del levante è al limite del baratro e per il 67 lavoratori è nera.
