
Peraltro, i titolari della masseria hanno percepito che non avrebbero risolto granché. Così, sono stati avvisati i vigili urbani e, tramite loro, i vigili del fuoco. Intervenuti tempestivamente, i pompieri mentre dalla sala operativa dei vigili del fuoco è stato contattato l’Acquedotto. Chiamata a vuoto (non rispondeva nessuno) sempre secondo il racconto del proprietario della masseria. Dunque, l’emergenza è stata sostanzialmente risolta dai pompieri che fra l’altro, dopo vari altri tentativi di rintracciare qualcuno dell’Acquedotto pugliese, sono riusciti nell’intenro. Questa vicenda è durata, complessivamente, circa quattro ore.
Ricapitolando: due telefonate a numeri verdi, una email e più di una telefonata da parte dei vigili del fuoco, non sono servite quasi a nulla per smuovere l’Acquedotto pugliese. Gestione dell’emergenza.










