“Telenorba Spa rifiuta al tavolo ministeriale, con arroganza e cinismo, l’utilizzo di altri tre mesi di cassa integrazione per il 2014 mettendo in strada 35 lavoratori e in serie difficoltà le loro famiglie. E’ una decisione inaccettabile assunta nonostante la presenza di ammortizzatori sociali che avrebbero potuto garantire ai lavoratori interessati un sostegno al reddito immediato di tre mesi e di ben cinque mesi per il 2015”. Questo è scritto in una nota congiunta Slc-Cgil e Uilcom-Uil.
“L’amara consolazione è che nonostante l’azienda fosse partita con un piano industriale nel quale si individuavano 56 lavoratori come esubero strutturale, la forte pressione delle organizzazioni sindacali, nei tantissimi incontri-scontri con i rappresentanti di Telenorba, ha costretto gli stessi a portare il numero degli ‘eccedentì da 55 a 35 licenziamenti, recuperando quindi 20 lavoratori con altrettante famiglie al seguito”. Secondo Cgil e Uil, Telenorba non ha mai voluto utilizzare “lo strumento della solidarietà tenendo ferma l’idea di una cassa integrazione senza rotazione che, solo grazie alle pressioni del sindacato, si è riusciti a far applicare, per le qualifiche fungibili, la rotazione”.
Iniziative sindacali: “nei prossimi giorni terranno delle assemblee con tutti i lavoratori di Telenorba, coinvolgeranno la Regione Puglia, vigileranno sulla corretta applicazione dei criteri utilizzati per la individuazione dei Lavoratori eccedenti, si attiveranno per garantire quanti ingiustamente verranno colpiti dalla manovra aziendale”