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Taranto: è morto Franco Sebastio, ex procuratore della Repubblica Fu anche assessore comunale, era presidente dell'Edicola del Sud

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All’età di 80 anni è morto Franco Sebastio. Fu procuratore della Repubblica a Taranto dove fu anche candidato sindaco ed assessore comunale. Negli ultimi anni presidente del consiglio di amministrazione di Ledi, dapprima gestore della Gazzetta del Mezzogiorno e poi editore del quotidiano L’Edicola del Sud.

Scrive Alessandro Marescotti, Pracelink:

È morto l’ex procuratore Franco Sebastio. Sono addolorato. Gli avevo telefonato qualche giorno fa, il 2 gennaio. Una telefonata di cortesia. Lo avevo sentito molto affaticato, con una voce strana, come se stesse dormendo e allora ho pensato che lo avevo chiamato in un momento inopportuno. Ci siamo scambiati poche frasi. Ha risposto con molta gentilezza, con tono laconico ma bonario. Mai avrei immaginato questo epilogo. Di lui mi ricordo in particolare il giorno in cui, con Piero Mottolese, andai in Procura a consegnargli le analisi della diossina sul pecorino. Una giornata di sole. Ci disse che dovevamo allegare ai dati di laboratorio una paginetta di accompagnamento: “Non scrivete un romanzo, giusto una paginetta per dire cosa state consegnando”. Quella paginetta la scrissi a mano, seduta stante, mentre lui era lì in piedi, nell’ufficio. Piero e io firmammo. Una cosa veloce di cui non percepimmo sul momento la portata. Era il febbraio del 2008. Cominciava così un’esperienza che avrebbe segnato per sempre la mia vita. Fui convocato altre volte e portai altri dati. Ogni volta portavo con me la speranza. Era un uomo privo di illusioni, asciutto, essenziale. Da lui ho imparato tante cose. Ho seguito le sue conferenze. Sapeva spiegare molto bene. Andava diretto a cuore del problema. E analizzava tutto con razionalità cartesiana. Aveva il raro dono della sintesi. Era per natura, e soprattutto per esperienza, un pessimista. Ma al pessimismo della ragione associava un ottimismo della volontà che ha portato una città a liberarsi dal dominio di un sistema di potere malato. Da un sistema di potere che ha fatto ammalare le persone. E oggi lo ricordiamo per quello che è riuscito a darci, con la dedizione alle sue funzioni istituzionali esercitate per applicare la legge a fini di giustizia. Con lui questa città è cambiata, e oggi siamo più liberi.


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