“Stanno incassando a quattro mani” è il commento a corredo della foto che ci invia un lettore. Le giostre per la festa patronale di Martina Franca, per la prima volta allestite in periferia, hanno avuto il successo di sempre e il centro è stato, appunto, liberato dalle giostre. Sono rimaste le bancarelle, come se fosse un mercato settimanale più ampio, nei giorni della festa patronale, fino a ieri. In quanto a bar, ristoranti, rosticcerie, lamentela serpeggiante: c’è chi ha incassato anche il trenta per cento in meno, nella cruciale serata della domenica. C’è chi, nella ancora più cruciale serata del sabato, aveva chiuso alle dieci di sera, mentre l’anno prima aveva preparato, la sera del sabato della festa patronale, tremila panini. Insomma la riorganizzazione della festa, accanto all’aspetto positivo legato alla logistica, deve urgentemente essere rivista, in relazione alle attività produttive direttamente impegnate. Esempio: suolo pubblico concesso a 1,70 euro al metro quadrato per tutti, sia chi allestisce tavolini e spazi per il ristoro solo nelle circostanze degli eventi, incassa una cifra considerevole e lascia nelle casse comunale neanche duecento euro e poi va via, e sia chi invece sera dopo sera, quelle in cui va bene e quelle in cui va male, paga quell’occupazione del suolo pubblico. Il problema si riproporrà nelle prossime settimane. Dal 6 all’8 agosto, fondamentale finesettimana per la stagione estiva, ad esempio, tre manifestazioni: con gastronomia e ristoro anche, in alcuni casi. O in altri casi, nelle piazze in modo tale da limitare l’utilizzo di parcheggi e dunque la possibilità di incrementare la clientela da parte dei locali pubblici stanziali. La cosa, ovviamente, ha scontentato i titolari dei locali le cui istanze andranno ascoltate.