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Corruzione ed altre accuse a vario titolo: sindaco di Molfetta agli arresti domiciliari, altre cinque misure cautelari Guardia di finanza

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Di seguito un comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:

Il G.I.P. del Tribunale di Trani, sulla base della richiesta della Procura di Trani e dopo aver svolto i prescritti
interrogatori preventivi, ha adottato un’ordinanza applicativa della misura cautelare nei confronti di sei persone
per ipotesi di reato che includono Peculato, Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, Rivelazione ed
Utilizzazione di segreti di ufficio, Turbata libertà degli incanti e di scelta del contraente, Frode nelle pubbliche
forniture, Frode in processo penale e depistaggio, Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche
e diverse fattispecie di falso.
Nella mattinata odierna, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, i finanzieri della
Compagnia di Molfetta, coadiuvati da altro personale del Comando Provinciale di Bari, hanno dato esecuzione,
nei Comuni di Molfetta e Bari, all’ordinanza cautelare.
I destinatari dell’ordinanza sono complessivamente sei, di cui due sottoposti alla custodia cautelare degli arresti
domiciliari (un amministratore locale e un dirigente), due sottoposti alla misura interdittiva di sospensione per 12
mesi dall’esercizio dei pubblici uffici o servizi (due dirigenti), uno sottoposto alla misura cautelare del divieto di
dimora nel Comune di Molfetta (un già Luogotenente cariche speciali della Guardia di Finanza) e uno sottoposto
alla misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare per 12 mesi con la P.A. (un imprenditore).
Il provvedimento costituisce l’epilogo di una complessa indagine di polizia giudiziaria delegata dalla Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Trani alla Compagnia della Guardia di Finanza di Molfetta, consistente
nell’esecuzione di appostamenti, pedinamenti e intercettazioni telefoniche e ambientali.
Gli elementi investigativi raccolti hanno consentito di acquisire elementi probatori, sulla base dei quali la
Procura della Repubblica iscriveva, nel registro degli indagati, complessivamente, ventuno persone fisiche, tra
cui i sei soggetti destinatari di applicazione di misure cautelari.
Il Pubblico Ministero, ritenendo cessate le esigenze cautelari per due indagati in ragione delle utili dichiarazioni
rese, ha revocato in parte qua la richiesta cautelare. L’ordinanza non è di totale accoglimento della richiesta sia
per la tipologia di misura applicata sia per l’esclusione della gravità indiziaria per due ipotesi di reato.
La presente operazione costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio alla legalità e alla tutela
dell’economia assicurato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani avvalendosi della Guardia
di Finanza quale polizia economico-finanziaria, per la repressione dei reati contro la Pubblica Amministrazione.

Si precisa che il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, le persone indagate
non sono state ancora rinviate a giudizio e non possono essere considerate colpevoli fino alla pronuncia di una
sentenza definitiva di condanna.
La diffusione del presente comunicato stampa è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Trani in ottemperanza alle disposizioni del D.Lgs. n. 188/2021, ritenendo sussistente l’interesse
pubblico all’informazione con riguardo alla tutela della legalità economica.


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