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Puglia, situazione migliorata ma ancora alta l’occupazione di posti letto e terapia intensiva Rapporto fondazione Gimbe

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Di Francesco Santoro:

Parametri in miglioramento in Puglia dopo settimane di cattive notizie. Diminuisce (lentamente) il numero degli attualmente positivi per 100mila abitanti: sono 1.179, con una variazione dei nuovi casi in calo di quasi 15 punti percentuali. L’occupazione dei posti letto dei pazienti Covid in area medica si ferma al 42 per cento dopo aver toccato punte del 50, mentre il dato delle terapie intensive scende al 42 per cento. È quanto emerge dal report settimanale della Fondazione Gimbe sull’evoluzione della pandemia. In Italia, «continua a ridursi la pressione sugli ospedali, dove le curve dei posti letto occupati in area medica e terapia intensiva continuano a scendere da 4 settimane consecutive», commenta Renata Gili, responsabile ricerca sui servizi sanitari dell’organismo indipendente.
La campagna vaccinale in Puglia? I numeri mostrano una poderosa accelerazione. Secondo Gimbe la percentuale della popolazione che ha completato l’intero ciclo è del 9,5 per cento; il 66,3 per cento degli ultraottantenni ha ricevuto sia la prima che la seconda dose di siero anti-Covid e il 24 per cento soltanto una. Per le persone d’età compresa tra 70 e 79 anni, invece, le percentuali sono del 7,8 per cento con due dosi e del 66,9 con una (dati che collocano la regione degli ulivi al terzo posto nella classifica nazionale alle spalle di provincia autonoma di Trento e Veneto). Mentre per la fascia 60-69 anni, le percentuali sono dell’8,2 per cento con due dosi e del 28,9 con una. Nonostante i dati positivi, però, il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta invita alla prudenza: «Nella fase discendente della terza ondata emerge un incremento dei casi in età scolare, senza dubbio influenzato anche dalle attività di screening e tracciamento dei contatti. Se l’aumento dei nuovi casi nella popolazione scolastica era atteso, la scelta politica di riprendere le attività in presenza non è stata accompagnata da nuove linee guida per contenere la maggiore contagiosità della variante inglese. In ogni caso, in un’Italia quasi tutta gialla e con coperture vaccinali insufficienti per arginare la circolazione del virus, è fondamentale rimarcare l’importanza dei comportamenti individuali».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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