Questa è da raccontare ai nipotini. Generalmente si scrive la letterina a Babbo Natale. In questo caso, Babbo Natale ha scritto a noi. Un record.
Siamo seri, ora, perché il caso è serio, serissimo quanto grave.
Nella lettera inviata da Rovaniemi viene citato il pugliese Antonio Rubino, di Martina Franca, organizzatore (chissà se lo fosse davvero o, in alternativa, se lo fosse anche formalmente: comunque ci atteniamo alla lettera da Rovaniemi, organizzatore) di una iniziativa riguardante Santa Claus. In una conferenza stampa tenuta a Roma, anche diffusa su youtube, parlava, il citato Rubino, di accordo anche con Rovaniemi riguardo alla casa europea di Santa Claus che (secondo testate online, vedi ilquotidianoitaliano.it) era scritto dall’organizzazione, sarebbe stata l’unica casa ufficiale di Babbo Natale. A Martina Franca, due finesettimana fa. Va rimarcato che in quella conferenza stampa si dava uno specifico rilievo all’iniziativa della Casa Europea di Santa Claus e all’accordo con Rovaniemi, cosa che ha richiamato molte migliaia di persone dal sud Italia a Martina Franca, dal 20 al 22 novembre scorsi.
Due finesettimana fa, a Martina Franca, in molti hanno vissuto un incubo, a dire, per esempio, di migliaia di persone che hanno protestato, attraverso i social network, le redazioni dei giornali (compreso questo) e anche con alcune lettere giunte al municipio di Martina Franca. In tanti, dopo essersi sobbarcati centinaia e centinaia di chilometri per far vedere ai loro bambini la casa di Babbo Natale, hanno verificato (a loro dire) che si era trattato di una cosa diversa e peggiore. Immagine di Martina Franca, sotterrata. Perché di quanto promesso non c’era pressoché nulla.
Ora la parola “ingannevole” riguardo all’atteggiamento dell’organizzatore Antonio Rubino è messa, nero su bianco, nel documento giunto dalla Finlandia.
Il già citato Antonio Rubino, come detto, parlava specificamente di accordo con Rovaniemi. E vediamo cosa hanno scritto da Rovaniemi, “The official Hometown of Santa Claus, Lapland, Finland”.
Dunque: da Rovaniemi, capoluogo della Lapponia, è arrivata la lettera ufficiale, firmata da Sanna Kärkkäinen, managing director di Visit Rovaniemi/Rovaniemi Tourism & Marketing Ltd. Pubblichiamo in formato pdf l’originale, in chiusura di questo articolo. La lettera è alla città di Martina Franca, alla stampa italiana e alle associazioni di tutela dei consumatori.
Cosa dice la lettera inviata da Rovaniemi? Si può riassumere in una parola, quanto contestato al già citato Antonio Rubino: ingannevole. Cioè, secondo i titolari al mondo, con tanto di marchio registrato, di Rovaniemi e quanto attiene al Babbo Natale lappone, il già citato Antonio Rubino ha ingannato, usando il nome di Rovaniemi. Per l’esattezza, è scritto, ha “ingannevolmente dichiarato” che l’evento “era organizzato in collaborazione con Rovaniemi”.
La signora Sanna nella comunicazione di accompagnamento a quella missiva, dice anche: “Especially sorry we are for the disappointed children”. Particolarmente spiacenti per i bambini delusi.
Dalla Finlandia ri-trasferiamoci ora in Italia e in Puglia. Come intende procedere, la città di Martina Franca che ha pure pagato denaro pubblico, nei confronti di questo atteggiamento definito ingannevole e che, fra l’altro, ha esposto Martina Franca a una figuraccia mai vista, prima “solo” italiana, ora anche internazionale?
O il sindaco di Martina Franca continua a stare zitto? Pure Babbo Natale, ci ha tenuto a chiarire la sua posizione.
Ai cittadini e alle organizzazioni: adesso la cosa prende una piega diversa rispetto alle (gravissime) responsabilità dell’amministrazione pubblica locale nel concedere l’utilizzo di spazi per fare quella cosa. Adesso siamo di fronte a un’accusa di inganno.
Sinonimi di ingannevole: falso, menzognero, mendace. Ovvero, l’organizzazione di quella cosa era basata su una bugia, stando alla lettura di quanto scritto dalla signora Sanna. Una bugia detta ai cittadini, alle famiglie. Ai bambini, soprattutto. Usando il nome di Babbo Natale. Il quale si è un po’arrabbiato, con il citato Antonio Rubino: da Rovaniemi, la lettera si chiude con la prospettiva del tribunale, “azioni legali” nei confronti del pugliese organizzatore di quella manifestazione.
Noi abbiamo avuto la letterina da Babbo Natale (inteso come località lappone di Babbo Natale) ed è un record. Ma qua di primato c’è chi rischia di stabilirne un altro (stando allo stesso criterio della località): beccarsi una denuncia da Babbo Natale.
Infine: qual era quella parola per indicare una cosa ingannevole quando ci sono di mezzo i soldi?
Di seguito in formato pdf la lettera inviata da Rovaniemi:
Letter from Rovaniemi The Official Hometown of Santa Claus-1
(immagine tratta dal logo nella lettera inviata da Rovaniemi)
Caro direttore la lettera di Babbo Natale è indirizzata alla Città di Martina Franca ed ora tocca al Sindaco e all’assessore alla cultura riscontrarla.
Continueranno a stare zitti o coraggiosamente affronteranno la questione? Aspettiamo ed intanto inizio io da cittadino martinese a scusarmi con Babbo Natale. Auguri a tutti.
I turisti e soprattutto i bambini esigono delle scuse. Basta sindaco! Qualcuno deve pagare per questo danno d’immagine…
Ma il sindaco e gli assessori sono tutti afoni?