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Fondo italiano per la scienza: Fis 3, università del Salento prima in Puglia Tra le prime al sud

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Di seguito un comunicato diffuso dall’Università del Salento:

L’Università del Salento prima in Puglia e fra i primi atenei del sud Italia per numero di progetti finanziati dal bando FIS 3. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha infatti pubblicato il Decreto di approvazione delle graduatorie finali per l’ammissione al finanziamento degli oltre 300 progetti presentati a livello nazionale da Università e istituti di ricerca italiani. E UniSalento ha ottenuto i fondi necessari ad avviare e portare avanti ben cinque progetti: il numero più alto nella regione.

I bandi FIS fanno riferimento al Fondo Italiano per la Scienza, uno strumento promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per sostenere progetti di ricerca fondamentale ad alto contenuto innovativo. Ispirato al modello dell’European Research Council (ERC), il Fondo finanzia ricercatori sia emergenti sia già affermati, attivi in tutti gli ambiti disciplinari.

Obiettivo dei bandi FIS – che per il 2024 contavano su uno stanziamento complessivo di 475 milioni di euro – è sostenere progetti di ricerca fondamentale caratterizzati da elevata qualità scientifica, originalità e potenziale di progresso nelle conoscenze.

Il FIS è un bando fortemente competitivo – ovvero non tutti i progetti vengono finanziati – e prevede diverse categorie di grant, differenziate in base alla fase di carriera del proponente:

– Starting Grant: rivolto a ricercatori nella fase iniziale del loro percorso scientifico.
– Consolidator Grant: dedicato a ricercatori che stanno consolidando la propria autonomia scientifica.
– Advanced Grant: destinato a ricercatori affermati, riconosciuti come leader nei rispettivi settori.

Per partecipare ai bandi FIS 2024, pubblicati a novembre 2024 e i cui termini di partecipazione sono scaduti lo scorso marzo, l’Università del Salento ha presentato le sue proposte progettuali in lingua inglese tramite la procedura web-based gestita da CINECA. E, a valle della valutazione dei diversi progetti, è risultata – insieme alla Università degli Studi Federico II di Napoli – fra le prime università del Mezzogiorno per numero di progetti finanziati con il FIS.

L’Università del Salento – con i Dipartimenti di Ingegneria dell’Innovazione, di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali e di Beni culturali – si è infatti aggiudicata 5.733.292,77 di euro, per il finanziamento dei seguenti progetti:

·        Minimally Invasive Recognition and Characterization of Lesions in the Endometrium (MIRACLE) – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali;

·        Safety Assessment and flooding risk evaluation for Vulnerable coastal Environments in a changing climate (SAVE), Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione;

·        Urban Climate Adaptation and Energy Management (U-CLIMATE), Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali;

·        Learning and Understanding Media through Artificial Intelligence (LUM.IA), Dipartimento di Beni Culturali;

·        LAndsCape and UNderwater Archaeology of lagoon spaces of Roman and Late Roman Italy (200 BCE – 500 CE): human impact on, ecology and environment of vulnerable coastal wetlands (LACUNA), Dipartimento di Beni Culturali.

UniSalento ha conquistato così il 51,6% dei finanziamenti ottenuti complessivamente dagli atenei pugliesi.

«Siamo profondamente orgogliosi del risultato raggiunto dall’Università del Salento con il finanziamento di cinque progetti nell’ambito del bando FIS. Questo traguardo – commenta la rettrice Maria Antonietta Aiello – testimonia la qualità, la creatività e la capacità di visione della nostra comunità scientifica, che ogni giorno lavora per produrre ricerca d’eccellenza e per contribuire in modo concreto allo sviluppo del territorio e del Paese. Il successo dei nostri ricercatori conferma la solidità dell’Ateneo nei settori strategici dell’innovazione e rafforza il ruolo di UniSalento come polo di riferimento nazionale e internazionale. Continueremo a sostenere con determinazione le iniziative che valorizzano il talento, promuovono collaborazioni interdisciplinari e rispondono alle grandi sfide contemporanee. Desidero esprimere il mio ringraziamento a tutte le ricercatrici e i ricercatori coinvolti: il loro impegno, unito alla capacità di fare sistema, è la chiave che consente al nostro Ateneo di crescere e di generare impatto positivo».

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