“Qualsiasi decesso nelle prigioni italiane è sempre una sconfitta dello Stato. Sono oltre dieci i casi dall’inizio dell’anno. Alla base di ogni decesso negli istituti di pena italiani, che contano oltre 58mila detenuti, c’è il sovraffollamento. In Puglia abbiamo superato la soglia dei 3.400 ristretti contro una capienza di 2.300 posti letto e un organico insufficiente a garantire la sicurezza”. Coordinamento sindacale penitenziario, attraverso il responsabile Domenico Mastrulli citato da Repubblica, dopo il suicidio di un detenuto 69 marocchino in carcere a Lecce.