rendimentogold

basilepiccolo

inPrimis per prenotazioni parrucchiere


Stop alla manovra di riequilibrio da parte della Corte dei Conti, il Comune di Lecce rischia il dissesto Possibilità di ricorso entro un mese

Screenshot 20211203 042456

La sezione regionale della Corte dei Conti di Puglia non ha approvato il piano di riequilibrio finanziario adottato dal Comune di Lecce nel gennaio del 2019. La doccia fredda è arrivata nella giornata di oggi: il documento di 107 pagine si conclude specificando che «il piano di riequilibrio, per come adottato dal Comune di Lecce, non risulta proporzionato alle problematiche finanziarie esistenti e idoneo, sia in termini di competenza che in termini di cassa, al risanamento finanziario dell’Ente».

Tra i punti messi in rilievo nella deliberazione c’è una valutazione non positiva «sulla “sostenibilità” del rientro in considerazione, primariamente, delle evidenziate problematiche di cassa e della scarsa capacità di riscossione delle entrate […] L’Amministrazione comunale presenta, infatti, un elevato livello di indebitamento Sul piano sostanziale, la gestione dell’Ente continua ad essere attraversata da tensioni di cassa che prefigurano notevoli difficoltà nel condurre a conclusione i procedimenti di spesa (con il relativo pagamento) entro tempi fisiologici.[…] .

Inoltre rileva il collegio «Le misure volte ad incrementare le entrate sono risultate del tutto insufficienti. Le percentuali di riscossione complessiva delle entrate proprie e delle entrate da recupero evasione sono molto basse e mostrano un andamento incompatibile con le necessità imposte dall’auspicato riequilibrio; in particolare, le percentuali di riscossione delle entrate da recupero evasione, cui pure il piano attribuisce una valenza strategica, offrono un contributo a dir poco esiguo al percorso di risanamento. Anche per quanto attiene alle entrate di parte capitale si registra una scarsa capacità di riscossione complessiva nonché l’inattendibilità delle relative previsioni di bilancio. Alquanto deficitaria è risultata, altresì, la riscossione delle entrate derivanti dall’alienazione di beni patrimoniali»

«Vale la pena di ricordare che proprio le situazioni il cui risanamento la Corte ha ritenuto di maggiore problematicità venivano definite inesistenti nel 2019 da chi ci aveva preceduti al governo della città- accusa il sindaco Carlo Salvemini che annuncia l’intenzione dell’Ente di ricorrere alle Sezioni Riunite della Corte dei Conti entro i 30 giorni previsti – «a nulla è valso per i magistrati contabili aver provveduto al riconoscimento di debiti fuori bilancio per sentenze precedenti il 2017 per oltre 15 milioni di euro, grazie anche a transazioni che hanno assicurato risparmi milionari al Comune; garantire il regolare pagamento dei debiti commerciali con riduzione dei tempi di attesa per fornitori di beni e servizi; aver migliorato la cassa dell’Ente con la restituzione dell’anticipazione di tesoreria e riduzione degli interessi passivi. Nonostante il Comune sia chiamato ogni anno – in sede di impostazione del bilancio di previsione – ad accantonare per rientri da disavanzi e fondi crediti dubbia esigibilità circa 25 milioni di euro, sottraendoli al finanziamento della spesa per servizi. Nonostante la crisi economica e sociale più grave del dopoguerra che ha colpito pesantemente tutti i Comuni. Nonostante la difficoltà di garantire il funzionamento della macchina amministrativa con oltre 350 dipendenti in meno di quelli previsti per i Comuni delle nostre dimensioni. Il mio pensiero va ai dipendenti Comunali che nonostante tutte le difficoltà lavorano ogni giorno per dare servizi alla città e progetti per il futuro. Al personale dell’ambito territoriale di Lecce che vive la preoccupazione della stabilizzazione. Ai dipendenti della LUPIAE che si misurano con i sacrifici loro imposti da un concordato preventivo in continuità. Ai miei concittadini che per la situazione di fragilità economica finanziaria del Comune già da due anni subiscono gli effetti del risanamento per effetto dell’applicazione al massimo della pressione fiscale.

E anche al modo con il quale per tanti anni le casse del Comune sono state trattate. Producendo una mole di criticità che abbiamo assunto l’impegno di rimuovere con adeguati strumenti, nell’interesse della città e delle generazioni future». (leccesette.it)

BuenaOnda1080x230


allegro italia


eventi a napoli




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *