Il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, ha scritto ai ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e della Salute, Beatrice Lorenzin. Chiede che siano prese le misure necessarie e tempestive per scongiurare ogni rischio di contaminazione tubercolare a carico dei militari della Marina, impegnati nell’operazione Mare Nostrum. Già da giorni si parla di tbc per alcuni uomini impegnati nell’operazione e fu il capo di Stato maggiore della Marina militare a dover intervenire per dire che si trattava di otto militari italiani portatori sani, senza alcun sintomo della malattia. Ma ora Stefàno scrive ai ministri perché le preoccupazioni sembrano più concrete, in base alle informazioni degli ultimi giorni assunte dal sindaco (che fra l’altro è un medico e dunque parla con particolare cognizione di causa).
La questione, peraltro, è da allarme rosso al largo della Sicilia: c’è una nave, che ha salvato migranti, non fatta rientrare la notte scorsa a Catania. Uno dei migranti è stato isolato rispetto agli altri, dopo le visite. Si ipotizza una malattia infettiva di quelle davvero gravi: si è parlato di vaiolo, ebola. Ma forse è varicella. Stamani “Il Giornale” va più nel dettaglio e dice che ora è allarme vaiolo. Ha subito ribattuto con un tweet Mario Calabresi, che dirige “La Stampa”: il vaiolo non esiste più.
La paura, invece, esiste.