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Brindisi: lui, lei e la droga. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio arrestati un 23enne e la convivente 24enne Torre Santa Susanna: due arrestati con l'accusa di essere ladri di olive

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Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

IMG-20160121-WA0002I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto in flagranza di reato LA GATTA Orazio, classe 1993, e LANZILLOTTI Erika, classe 1992, conviventi ed entrambi del posto, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Nella serata di ieri, i militari si sono recati presso l’abitazione della coppia per eseguirvi una perquisizione domiciliare. All’arrivo dei militari, intuendone i propositi, LA GATTA Orazio, sebbene sottoposto agli arresti domiciliari, scappava velocemente da casa, dileguandosi.

La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire e sequestrare 85 grammi di hashish, già suddiviso in dosi, la somma contante di euro 205, costituente il provento dello spaccio, e due radio scanner per intercettare le frequenze delle forze di polizia.

LANZILLOTTI Erika, presente alle operazioni, è stata immediatamente tratta in arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, condotta agli arresti domiciliari nella propria abitazione.

LA GATTA Orazio, attivamente ricercato, dopo alcune ore si è costituito presso la Stazione Carabinieri di Brindisi Casale, venendo tratto in arresto e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, associato in carcere.

L’uomo dovrà rispondere anche del reato di evasione dagli arresti domiciliari.

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I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana hanno tratto in arresto in flagranza di reato GUZZO Francesco, classe 1968, e MARGHERITI Fedelino, classe 1970, entrambi del posto, per furto aggravato in concorso.

Nel pomeriggio di ieri, i militari hanno sorpreso i due mentre asportavano circa 4 quintali di olive da un uliveto.

La refurtiva è stata restituita al proprietario.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti agli arresti domiciliari nelle proprie abitazioni.

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