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Traffico illecito di migranti: Salento, vasta operazione antimafia. Ventidue arresti Guardia di finanza e polizie greca ed albanese. Oltre Adriatico altre 25 misure cautelari

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Di seguito un comunicato a firma di Leonardo Leone de Castris, procuratore della Repubblica di Lecce, diffuso dalla Guardia di finanza:

Nella giornata odierna personale della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce e dello S.C.I.C.O. in Italia, della Polizia dell’Attica Divisione Antimmigrazione in Grecia e della Polizia in Albania, nonché unità mobili di Europol sono impegnati nell’esecuzione di diverse ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni nei riguardi di numerosi componenti di una organizzazione criminale transnazional e dedita al favoreggiamento della immigrazione irregolare verso l’Europa e in particolare verso le coste salentine. In Italia è stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce ed analogo provvedimento coercitivo è stato disposto in Albania su richiesta della S.P.A.K di Tirana a carico di 25 persone. L’odierna operazione, denominata “Astrolabio”, è il frutto di una complessa e articolata attività di indagine di respiro internazionale svolta grazie alla formazione, attraverso il coordinamento di Eurojust che ne ha promosso, coordinato e supportato le attività, di una Squadra Investigativa Comune (S.I.C.) costituita nel gennaio del 2021 tra la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura del la Repubblica di Lecce, la Procura Generale della Corte di Appello di Atene e la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana (S.P.A.K.). A tale Squadra Investigativa Comune hanno aderito la Direzione Nazionale Antimafia ha apche portato il proprio specifico contributo anche in funzione della conoscenza delle diverse indagini coordinate sul territorio italiano ed Europol che ha evidenziato, attraverso l’analisi dei dati a sua disposizione, gli elementi investigativi di comune interesse. Quali componenti della Squadra Investigativa Comune hanno partecipato alle indagini il Nucleo PEF G.I.C.O di Lecce e lo Divisione Immigrazione SCICO della Guardia di Finanza, la Polizia dell’Attica di Atene e la Polizia di Tirana, con la coll aborazione dello SCIP –– Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana instaurando tra di loro, grazie a tale strumento di cooperazione internazionale, una costante, immediata e proficua collaborazione. Le indagini, durate più di un anno, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario in ordine all’esistenza di un’organizzazione criminosa unitaria operante in più territori, articolata in quattro cellule criminali composte da cittadini stranieri, in prevalenza siriani ,volta al conseguimento di in genti profitti derivanti dalla gestione dell’illecita attività di trasferimento di migranti, provenienti da varie parti del mondo, attraverso i territori della Turchia, della Grecia e dell’Albania verso le coste salentine e da qui verso altri paesi europei , loro destinazione finale. L’attività investigativa articolata in intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, nonché numerose riprese video, puntualmente riscontrate da servizi di osservazione e pedinamento svolti in Italia, Grecia ed Albania, ha consentito di individuare le rotte tracciate dai trafficanti di uomini e di delineare il ruolo di ciascun partecipe dell’organizzazione. In particolare:  uno dei due gruppi presenti in Italia, diretto dal cittadino iracheno R.A.Q. domiciliato nell’hinter land di Venezia, provvedeva al trasferimento nel territorio italiano ed europeo di migranti irregolari prevalentemente di etnia arabosiriana; lo stesso con il ruolo di capo, disponendo di una estesa rete di collaboratori presenti in diversi paesi europei, tra i quali la Grecia, dal proprio domicilio coordinava il trasferimento dei migranti dalla Turchia in Italia e in altri Stati dell’Unione Europea;    il secondo gruppo presente in Italia, diretto dal cittadino iracheno M.M. residente in Bari, provvedeva al recupero dei presunti scafisti nei pressi del luogo di approdo sulle coste salentine, consentendo a questi ultimi di sottrarsi all’arresto agevolando il loro trasferimento in Grecia e la prosecuzione del viaggio sino al rientro in Turchia; in tal modo egli , unitamente agli altri partecipi, consentiva ai presunti “scafisti” di reiterare le condotte illecite e alle diverse cellule dell’organizzazione di continuare ad operare senza soluzione di continuità; provvedeva, altresì, a prestare attività di ausilio e sul territorio salentino avviandoli verso le destinazioni finali; supporto ai migranti giunti il terzo gruppo, presente in Albania e diretto dal cittadino siriano A.S., si occupava del trasferimento dei migranti giunti dalla Grecia nel paese delle Aquile, imbarcati alla volta delle coste salentine; ove venivano il quarto gruppo presente in Turchia e diretta dal cittadino iracheno R.A.A.R., provvedeva al trasferimento dei migranti irregolari provenienti da Paesi del Medio Oriente a bordo di imbarcazioni dire tte verso le coste salentine e calabresi. L’attenta analisi dei flussi migratori intercettati durante le indagini ha consentito di risalire al tragitto seguito dai migranti che, partiti dai paesi di origine, raggiungevano la Turchia e da lì intraprendevano il viaggio verso i paesi dell’Unione Europea lungo  due direttrici: via mare, con partenza delle imbarcazioni dalla costa turca, ovvero, dopo aver raggiunto i rispettivi paesi, dalla Grecia e dall’Albania;  lungo la c.d. “rotta balcanica” attraversando i vari Paesi con il supporto di una fitta rete di sodal i ivi presenti. La cooperazione tra autorità giudiziarie e di polizia italiane, albanesi e greche ha consentito di pervenire alla compiuta identificazione dei membri del sodalizio transnazionale contro cui si procede, dimoranti in Italia, Albania, Grecia e altri paesi coinvolti nell’operazione, e di acquisire numerose fonti di prova in ordine agli episodi criminosi ascritti ai vari partecipi. Gli spostamenti ed i viaggi dei migranti sono stati costantemente monitorati dai finanzieri del Nucleo di polizia ec onomico finanziaria di Lecce grazie al supporto dei mezzi in dotazione al Reparto Operativo Aeronavale di Bari della Guardia di Finanza in collaborazione con i velivoli di Frontex schierati in area di operazioni nel Canale d’Otranto. Le indagini hanno cons entito di appurare ben 30 episodi delittuosi, con l’accertamento dell’arrivo sul territorio nazionale di 1.120 migranti irregolari, la compiuta identificazione di nr. 26 presunti scafisti, 8 dei quali arrestati in flagranza di reato (3 in Italia e 5 in Alb denuncia di 52 persone, che allo stato, risultano coinvolte negli illeciti traffici. Si è altresì ania), e la accertato che i migranti corrispondevano, su base fiduciaria, il prezzo del viaggio attraverso il cosiddetto sistema “ sistema bancario abusivo di Hawala” (detto metodo “ trasferimento di valori , Saraf i”): basato su una vasta localizzati in varie parti del territorio U.E. ed extraU.E. un vero e proprio rete di mediatori Al riguardo, sono in corso attività perquisitorie sul territorio nazionale e greco presso presunte agen zie finanziarie ove risulterebbe depositato il denaro, relativo al traffico illecito di migranti.

 

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