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Sergio Mattarella ricorda il disastro ferroviario in Puglia Discorso di fine anno del presidente della Repubblica: un pensiero per Girone e Latorre di nuovo in Italia

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Nord e sud (che è in affanno), differenze da superare. La questione primaria del lavoro (e la piaga degli infortuni anche mortali), una situazione sociale difficile ma anche un Paese votato alla solidarietà, si veda per il terremoto. Migranti uguale terrorismo, equazione ingiusta: ma c’è bisogno di controlli adeguati. No all’odio come deriva delle differenze politiche, no ad internet come sfogatoio dell’odio.
Questi i contenuti del discorso del capo dello Stato, che ha parlato anche della tragedia dei femminicidi, uno ogni tre giorni; che ha aperto il suo discorso con il saluto agli italiani all’estero e un omaggio alla memoria di Giulio Regeni.
tmp_26140-IMG_20161231_203252-764863410Fra le vicende del 2016 ricordate da Sergio Mattarella, il disastro ferroviario fra Andria e Corato, che il 12 luglio fece 23 vittime per lo scontro fra due treni.
Rammentato anche, in questo caso con piacere, da Sergio Mattarella il ritorno in patria dei marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.
Questioni europee e, in generale, internazionali, ricordando al riguardo soprattutto la tragedia di Aleppo; gli auguri al papa e l’auspicio che il messaggio del giubileo straordinario sia recepito; l’inevitabile ragionamento sugli esiti del referendum e la formazione del nuovo governo, nonché la necessità di nuova legge elettorale prima di andare ad elezioni. Questi, altri temi centrali del massaggio del presidente della Repubblica.




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