Le procedure, nel migliore dei casi, andranno chiarite. Nel peggiore dei casi, saranno considerate in maniera negativa, dall’Autorità nazionale anticorruzione. Insomma, Cantone e i suoi si occupano del Comune di Martina Franca e lo fanno per un’ipotesi di opera pubblica, il parcheggio di via Pietro del Tocco.
Enrico Pellegrini, avvocato che con un partecipante alla procedura di gara per la realizzazione dello stesso ha rilevato “una serie di incongruità e vizi”, dice che “oggi il Comune dovrà renderne conto. L’Autorità ha rilevato l’incongruità dei termini assegnati dal Comune per consentire a tutti di partecipare a parità di condizioni alla gara, l’assenza e la irregolarità di elaborati tecnici essenziali, la violazione delle regole sulla competenza nella emanazione degli atti della procedura di variante, il conflitto di interessi dei R.U.P., la mancata richiesta del parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici, la mancata previsione di un sistema di raccolta delle acqua piovane, ed altro. Insomma, una sonora bocciatura dell’intero operato dell’Amministrazione che tanto ha voluto quest’opera, bandita, approvata ed aggiudicata notte tempo, nonostante i rilievi mossi dall’ANAC fossero già stati oggetto di un preavviso di ricorso” notificato dallo stesso avvocato Pellegrini, al quale “l’Amministrazione non ha dato neppure riscontro”. Molti rilievi che “sono ora oggetto anche di un ricorso amministrativo giurisdizionale” promosso dagli avvocati Pellegrini e Alberto Maria Durante “nell’interesse di alcuni proprietari dell’area. Ora non c’è che da attendere la conclusione di tutti questi procedimenti e presumibilmente di altri da parte di altre Magistrature con una immediata certezza: sono state e dovranno essere impegnate e spese ingenti risorse pubbliche probabilmente per niente o meglio per questioni politiche estranee alle reali esigenze e bisogni della cittadinanza di Martina Franca”.
(foto home page: l’area destinata al parcheggio, secondo il progetto)
C’è un film il cui titolo è Ritorno al futuro. Quando si parla di Martina, una delle città PIU’ CEMENTIFICATE d’Italia secondo una classifica recentemente pubblicata, bisogna parlare di Ritorno al passato. Qualora dovessimo perdere il finanziamento europeo per il parcheggio sarebbe interessante individuare i responsabili. Sicuramente sarà uno (o più di uno) tra:
dirigente competente, commissario o sub-commissario prefettizio (è legittimo aspettarsi da costoro in tema di appalti una preparazione superiore a quella di un comune sindaco), e altri che possono avere avuto un ruolo al riguardo. Sarebbe opportuno che venisse esaminato anche l’operato di figure intervenute precedentemente nella faccenda; soprattutto se sono state interessate da misure dell’A.G in relazione ad altre vicende.
Grazie per il suo intervento. Pienamente condivisibile. (agostino quero)
E’ mai possibile che tecnici, professionisti e dirigenti abbiano commesso tanti errori e/o omissioni ? Quale ingegnere elabora un progetto senza prevedere lo smaltimento delle acque piovane e senza richiedere il parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici stante la specificità del luoghi ? Quale Dirigente cura l’elaborazione e pubblicazione del bando per una gara d’appalto senza corredarla degli elaborati necessari e senza rispettare i termini di legge per consentire la più ampia partecipazione alla gara ? Mi auguro che tutti questi rilievi risultino infondati altrimenti, così come da troppo tempo accade, saranno i martinesi a perdere l’ennesima opportunità.
Grazie per il suo intervento. Una cartografia aggiunta successivamente all’apertura del bando è cosa certa. C’è, come minimo, quello. I termini temporali di legge sono riportati dal Codice degli appalti. Il Comune considera questo problema superabile data la consistenza dell’opera. Se poi questo basti all’Anac è un altro fatto. (agostino quero)