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Puglia, meno Frecciabianca. E si paga di più. La protesta dei pendolari Trenitalia, nuovi orari fra una dozzina di giorni: soppressioni, saranno disagi fra il Salento e Bari secondo il comitato

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Il Comitato Pendolari Pugliesi sul piede di guerra. La nuova programmazione degli orari di Trenitalia con decorrenza dal 10 dicembre non solo non fa minimo riscontro alle richieste avanzate nei mesi scorsi da centinaia di utenti ma predispone un’ingiustificata riduzione dell’offerta ferroviaria a causa della soppressione di diversi treni Frecciabianca comunemente utilizzati dai pendolari pugliesi per raggiungere il posto di lavoro, ogni giorno. La petizione del Comitato Pendolari Pugliesi è rimasta inascoltata e priva di riscontri sia da parte di Regione Puglia sia da parte degli uffici regionali di Trenitalia

Nel dettaglio, vengono soppressi i Frecciabianca 8803, 8807 e 8813, che vengono utilizzati per il rientro pomeridiano e serale dei pendolari di Brindisi e Lecce che lavorano nel barese. Questi abbonati sono così di fatto obbligati a sottoscrivere abbonamenti Alta Velocità. Viene introdotto, infatti, un Frecciarossa alle 1725 che, unitamente al Frecciargento delle 1900, comportano un aumento dell’abbonamento mensile per i pendolari che vogliano fruirne, da 170 euro a 215 euro al mese.

“È doveroso -spiegano i pendolari- far rilevare che questo incremento è ingiustificato, in quanto il tempo di percorrenza della tratta Bari-Lecce resta identico a quello oggi offerto dai Frecciabianca soppressi. Di contro, l’unico risultato tangibile consiste in un ingiustificato incremento del costo degli abbonamenti”. (leccesette.it)




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