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Cavallo murgese e asino di Martina Franca, da oggi il mercato concorso Edizione 62, fino a domenica

martina mercato concorso novembre 2017

Nel foro boario di Martina Franca, zona Ortolini, la rassegna. Il cavallo delle Murge e l’asino di Martina Franca, razze equine che sono eccellenze del territorio, al cospetto di decine di migliaia di visitatori, come si prevede anche quest’anno. Da tutta la Puglia ma anche da altre zone d’Italia e dall’estero. Da oggi a domenica il mercato concorso.




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1 Comment

  1. Questa razza autoctona è un’eccellenzanon solo pugliese ma nazionale, essa è considerata ancora oggi l’unica razza pura Italiana.
    Questo si deve sopratutto alla selezione ormai secolare, che nel tempo e stata sapientemente gestita dall’Istituto Incremento Ippico di Foggia fino alla fine degli anni novanta.
    Poi l’Istituto Incremento Ippico, diventato un ufficio periferico della Regione Puglia, perde i suoi capaci dirigenti ed il personale di ruolo, provenienti entrambi dal Ministero Agricoltura e Foreste, di conseguenza gli allevatori perdono un punto di riferimento di estrema importanza, con scelte allevatoriali soggettive.
    Nel 2008 L’A.I.A. Associazione Italiana Allevatori, si appropria dei Libri genealogici del Cavallo Murgese, lasciando l’Associazione di razza, anch’essa con una vecchia tradizione, senza alcun compito.
    Tutto questo a scapito degli allevatori di questa razza che con la loro caparbietà riescono a gestire, ciò nonostante, gli allevamenti.
    La politica, tramite l’A.I.A., si è infiltrata anche in questo tessuto, così come fanno le mafie, usurpando anni di lavoro di gente onesta e capaci allevatori, allontanando anche i neofiti e appassionati ed ostacolando il riconoscimento giuritico dell’Associazione di razza, per evitare che i contributi di mantenimento dei Libri Genealogici andassero a questultima.
    A questo si agginge l’incapacità della Regione Puglia, che mantiene l’unico Istituto di Incremento Ippico in Italia , obsoleto, senza compiti istituzionali, oggi stravolto anche nella denominazione, oltretutto come ufficio periferico, spendendo circa 1,000.000,00 di euro all’anno.
    Chiunque, con una elementare conoscenza sulle condizioni cui versa l’ippicultura italiana, si assumerebbe l’onere di salvaguardare il cavallo di razza Murgese, l’unico principe nero in Italia.

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