Eurospin

rendimentogold

basilepiccolo

Inprimis la tua agenda digitale


Il sindaco, “Taranto urla basta”. Melucci replica alle dichiarazioni del ministro Monta la polemica dopo l'annuncio della Regione Puglia che impugna il decreto Ilva per il piano ambientale

tmp 6964 IMG 20170629 193742 1879515732

Di seguito la dichiarazione di Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto:

Leggo le dichiarazioni che a tarda serata provengono dal Mise e ci sarebbe da prenderla a sorridere per quanto risultano ancora una volta scomposte e scarsamente istituzionali, se non fosse che toccano corde troppo delicate per poter lasciare spazio all’ilarità in questo giorno in cui Taranto urla basta. Basta coi trucchi, basta con i numeri al lotto, basta con gli sgarbi politici ed amministrativi, basta con la flagellazione sistematica di un intero territorio, basta con il furto del futuro dei nostri bambini: si va al TAR, se in questo Paese esistono ancora dei valori non negoziabili dinnanzi al mercato, e magari ora non ci si ferma nemmeno alla giurisprudenza nazionale.

Avevo allertato ministri e viceministri, anche quelli pronti a ricandidarsi a marzo in Puglia, che con Taranto non si poteva scherzare più. Ma nulla, abituati come sono a parlare per slogan e a non dare seguito formale alle parole, mi hanno considerato loro simile. Eppure ero stato chiaro. Avevo chiesto un tavolo esclusivo per Taranto e mi hanno invitato insieme a una quarantina di altri enti. E ho educatamente declinato l’invito. Non disertato. Con una lettera inequivocabile e sentita dall’intera comunità che mi onoro di guidare: le parole sono importanti per chi, come me, dà ad esse ancora un significato di verità e valore. Prendo atto che questo governo a scadenza non dimostra di tenere ad intessere rapporti costruttivi con Taranto. Sanno evidentemente che a breve non ricopriranno più quei ruoli e si prendono delle libertà che altrimenti non si prenderebbero. Nessun governo della civile Europa si permetterebbe di rivolgersi così al sindaco di una città martoriata, di mettere le questioni economico-occupazionali dinnanzi a quelle della salute e dell’ambiente. Mi rammarica constatare solo che si tratti di un governo di centrosinistra, del mio partito. Quanto questo governo abbia ormai tradito gli ideali del centrosinistra lo lascio giudicare ai politologi e ai cittadini.

Spiacente, queste sono battaglie che non possono tenere conto di una corrente o di una tessera di partito. Anche di un certo modo di fare sindacato. Taranto non si fa ricattare più. Impugnare un Dpcm immorale mette a rischio la vendita di Ilva? Pazienza. Benvenuti in Europa, terzo millennio. Vuol dire che l’acquirente non era così convinto della più impegnativa operazione di riqualificazione industriale della storia del nostro Paese. Vuol dire che il fragile piano industriale non conteneva una grande prospettiva temporale. Vuol dire che occorreva soltanto un pretesto a tutti per sfuggire da una pessima procedura. Cosa meglio di un capro espiatorio tarantino? Film già visto, governo poco creativo.

Se al contrario, come io credo ancora, l’investitore è serio e deciderà di puntare comunque su Taranto, senza farsi condurre fuori strada da governo e commissari, si comprenderà che è la città di Taranto il principale interlocutore, l’unico che può a ragione porre la parola fine alla vicenda, in un modo o nell’altro, e senza che vengano tralasciate alcune delle variabili poste oggi dai tarantini.

Venga a Taranto a parlare di miliardi di progetti, il ministro Calenda. Venga qui il viceministro Bellanova a dirlo alle associazioni di cittadini e genitori tarantini che devono attendere il 2023 prima che si valuti quanto e come si ammalano irrimediabilmente. Vengano i commissari a spiegare in piazza alle nostre imprese che in quei miliardi non si trova il becco di un quattrino per l’indotto, mentre imprese lombarde e liguri ancora lucrano in questo momento in uno stabilimento moribondo.

Che guardino negli occhi orfani, malati e lavoratori tarantini e dicano che l’acquisizione è a rischio, se per caso il sindaco o il governatore si azzardano a scandalizzarsi davanti ai fiumi rossi della città nei giorni di pioggia.

No, nessun ministro verrà qui a fare questo. Io i miei concittadini voglio incontrarli per le vie e voglio poterli abbracciare senza vergogna, per questo vado avanti, in tutte le sedi opportune. Lo scorso 29 giugno ho giurato sulla costituzione, per difendere diritti inalienabili, non devo fedeltà cieca a nessun partito. Rispondo ai cittadini, e ripeto: nessuno può ricattare me e Taranto. Nessuno.




Articoli correlati

14 Comments

  1. …spero che i cittadini, i suoi affetti e la sua famiglia le diano la forza di andare avanti su questa strada schivando prontamente proposte di scambio e clientelari, continuando su una linea trasparente e sincera che traspare dalle sue azioni attuali.
    La chiusura delle scuole nei Wind day, il dialogo con i cittadini stanno portando frutti visibili.
    In bocca al lupo.

  2. E’ una presa di posizione che la fa apparire un Santo in un Mondo di venduti. Lei e’ solo una persona PERBENE. Vada avanti per la sua strada,quella della legalità. Ad maiora,Sindaco.

  3. Devo essere sincero ero molto scettico su MELUCCI sindaco e come me tanti tarantini basta vedere l’affluenza alle ultime elezioni, ma se porta avanti questa tesi di sicuro farà cambiare idea a molti tarantini. Bravo MELUCCI non ascoltare quei mercenari dei sindacati e politici che spendono belle parole stando lontano dal dramma di Taranto. Se l’ilva chiuderà ce ne faremo una ragione . io ho 3 bimbi piccoli e fra la salute dei nostri figli e il lavoro, chi come me e padre la scelta e scontata prima la SALUTE

  4. Bravo sindaco MELUCCI vai avanti così non sottostare a ricatti sulla salute. I tarantini sono dallo tua parte non MOLLARE!!!

  5. A onor del vero ,un tavolo solo con Genova l hanno fatto. Ci facciamo bistrattare da tutti. Basta e’ la parola giusta.

  6. Per carità bellissime parole, giuste e piene di significato, di amore per i propri cittadini , di difesa dei diritti di tutti sopratutto di chi in quel quartiere ormai famoso ci vive, a loro va il mio pensiero e tutta la mia ammirazione, si ammirazione avete capito bene perchè per vivere li ci vuole una grande forza di volontà, i Wind -day servono sono dei rimedi di comodo, nessuno può obbligare o consigliare di non uscire di casa nel terzo millennio ma stiamo scherzando, però una cosa voglio che sia chiara a tutti, la chiusura dello stabilimento non è la soluzione a mio avviso, si causerebbe più sofferenza a tutti più di quanta ne abbiamo adesso. Il buon senso da ambo le parti Stato<Regione è l'unica via per una soluzione proiettata al futuro, speriamo bene.
    P.s. io ci lavoro da 20 anni e nessuno mi venga a dire che la vita dello stabilimento interessa solo noi, anzi noi in primis vogliamo una fabbrica ecosostenibile

  7. Egregio Signor Sindaco,sono un polentone innamorato di Taranto e,proprio alcuni giorni fa vidi da lontano il Siderurgico tanto vituperato circondato da cani famelici, e da una immensa folla di incapaci , pensai al tempo perso,alla morte della produzione ,alla morte dell’indotto e di tutto quello che faceva vivere attorno a esso. Poi stamane leggo di un altro personaggio installato sul trespolo della Regione Puglia che all’udire dell’inizio dei lavori di copertura dei parchi impugna l’ordine e cancella tutto.E questi giorni di fugace passaggio discutendo con una cara amica,le facevo notare la pericolosità ,se non ben definiti i termini, della Arcelor-Mittal. Mi ci vorrebbe tutto il giornale,mi fermo e da comune Cittadino Italiano dopo averla letta mi sono detto: ma dov’è stato sinora un così coraggioso Sindaco? E ora che tutto questo rimpallare finisca.

  8. Marco Antonio quando Ilva verrà chiusa io spero presto per vedere di nascosto effetto che fa e quando 25mila famiglie sono senza stipendi Taranto campera di cozze bisognerà chiudere pure eni tamburi morirà da sola non sottovalutano inquinamento certo ma queste dichiarazioni sanno di polemica politica come su tap Emiliano a casa tap non inquina anzi è gas in Puglia sono spariti 100mila alberi ulivo e i depuratori inquinano il mare serve ragionare non slogan

  9. Senza girarci intorno per chi non capisce la polemica su inquinamento ha un solo scopo nella testa di alcuni molti parlano a vuoto lo sappiamo di 20 anni di atti governativi per aggirare i dati inquinamento ma molti non sanno che prima era lo stato a inquinatori tutto ruota intorno ai soldi sempre soldi si vuole ostacolare la vendita per far rilevare allo stato e risolvere sono cdp la mucca soldi a cascata per tutti anche cause tribunali NNNooooooooo!!!!!!! Tutti a casa e versatevi un nuovo lavoro operaio turistico magari al mopa

  10. Non sapevo non ci esenta da essere responsabili comunque nel mondo negli ultimi 30 anni il mondo ha discusso di capitalismo di libero mercato meno stato poliziotto meno lacci e lacciuoli magistratura invadente banche privatizzate profitti pure inquinamento pure vedi Trump allora tutti dove erano ?mentre si svolgeva la lotta?al mare.anche ai tamburi si faceva shopping ora tutti vogliono lo stato a pagare le disattenzioni nnnnnooooo!!!!chiudere Ilva senza ristoro a casa Emiliano e fitto e transizione chi vuol capire e pure la Prestigiacomo confindustria di Taranto cito e sindacati remember quando Cisl vinceva e si vantava soldi in cambio del consenso?franzoso caroli e il sottobosco appalti e pure arsenale torniamo alla ragione e alla efficienza per i ns figli no demagogia non sarà facile se un operaio italsider prende più di un infermiere specializzate

  11. Sig. Sindaco Meulcci, io non l’ho votata. Perché’ non la
    conoscevo,oggi sono dalla sua parte e condivido ed apprezzo tutto il suo operato a schiena dritta in difesa dei cittadini che rappresenta .vada avanti così’ e se c’è da fare le barricate sicuramente tutta la cittadinanza la seguirà’. Un abbraccio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *