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Corte dei Conti, faro sull’Autorità portuale del Levante. Circoscrizione porti di Bari, Barletta e Monopoli Relazione: andamento economico discontinuo fino al 2012

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Di Nino Sangerardi:

La relazione ha per oggetto la gestione finanziaria,periodo 2009-2014, dell’Autorità portuale del Levante circoscrizione porti di Bari,Barletta e Monopoli. Firmata dai magistrati,Sezione controllo Enti, Stefano Siragusa consigliere estensore e Enrica Laterza presidente.

In sintesi, il risultato economico presenta andamento discontinuo fino al 2012,anno in cui il disavanzo è di euro 1.133.139.Nel biennio successivo si riduce fino a conseguire un disavanzo di euro 321.794 anno 2014. Il valore della produzione passa da 8 milioni di euro nel 2008 a 11 milioni nel 2014. Nello stesso periodo i costi mostrano una dinamica più accentuata: dai sette milioni del 2008 a 11.252.346 del 2014(+ 47,8%).

Il patrimonio netto cala progressivamente passando da euro 6.438.928 del 2008 a 3.813.254 del 2014. Per quel che riguarda il risultato finanziario è in avanzo soltanto nel 2009(3,05 milioni) e nel 2013(3,7 milioni) mentre tutti gli altri esercizi analizzati si chiudono in disavanzo,con un picco nel 2012 : 20,4 milioni.

In merito alle partecipazioni societarie la Corte rileva che permane “… la lacunosità delle informazioni contenute nella nota integrativa e l’assoluta mancanza di relazioni e note concernenti le partecipazioni”.

Per le poste inserite nello stato patrimoniale alla voce “immobilizzazioni finanziarie” non è dato conoscere nè la misura della partecipazione nè si dispone dei principali elementi conoscitivi attinenti ai dati economico-patrimoniali delle società partecipate.

Si apprende unicamente che nell’esercizio 2012 vi è stata la vendita “ della quota nei confronti di Nethun spa” senza l’indicazione della partecipazione di cui trattasi. Non risulta che l’Ente portuale, nel corso degli anni, abbia puntualmente adempiuto agli obblighi di comunicazione al Dipartimento del Ministero del Tesoro dei dati inerenti i beni immobili e alle partecipazioni.

Ecco le società partecipate : Porti Levante Security,Bari Porto Mediterraneo,Società Interporto Bari spa. Ad aprile 2016 le compagini riconducibili all’Autorità portuale sono Porti Levante Security(100%) e Interporto regionale della Puglia spa(0,22%).

Manca il piano regionale portuale,la cui ultima approvazione risale al 1974. Nel frattempo i vertici della struttura portuale hanno definito con il Comune di Bari un protocollo sui programmi di sviluppo.

E la spesa economica? Per esempio quella per il personale è in aumento fino all’anno2012,seguito da un modesto decremento negli anni 2013 e 2014 : qui il costo globale del personale è di 3.081.583 euro,il costo unitario pari a 99.406 euro. L’emolumento del presidente euro 201.733,quello del segretario generale euro 145.259.

Il traffico complessivo delle merci si mantiene sopra 6 milioni di tonnellate fino al 2010 ,segna un decremento nel quadriennio posteriore. Durante il 2014 ci sono segnali di ripresa attestandosi a 5,9 milioni. Il numero dei passeggeri ha un incremento, rispetto al 2008, negli esercizi 2009-2011 per tornare a decrescere in particolare negli anni 2013 e 2014.

I magistrati contabili mettono in luce,tra l’altro, l’elevato numero di contenziosi—quelli relativi a BPM srl dichiarata fallita a marzo 2012—e raccomandano di “… privilegiare approcci che riducano la conflittualità”.

Per concludere, relativamente ai Piani regolatori vigenti nei porti di Bari,Barletta e Monopoli la Corte sottolinea “ la necessità che l’Autorità portuale disponga strumenti di pianificazione in linea con gli indirizzi strategici di opere portuali generali”.

Il documento elaborato dai Giudici è stato inviato ai presidenti della Camera e del Senato.

(foto: repertorio, non strettamente connessa alla notizia)

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