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No Tap, “contro il governo Conte mobilitazione generale”. Manifestazione oggi, ai M5S e alla storia delle penali da 20 miliardi di euro non credono più. Calenda smentisce Di Maio "Tirate fuori i documenti". Iniziativa di protesta programmata per stamani a San Foca di Melendugno. Noi con l'Italia, attacco ai consiglieri regionali grillini: "peggio della vecchia politica"

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Melendugno, ore 10. Lungomare Giacomo Matteotti. Sit-in a San Foca. Manifestazione No Tap. Contro il governo. Nel mirino, in particolare, il movimento 5 stelle. Gli organizzatori dell’iniziativa di protesta odierna, responsabili del movimento No Tap, chiedono “tirate fuori i documenti”. Ieri il vicepremier Di Maio ha provato a metterci una pezza parlando di penali da 20 miliardi di euro in caso di mancata costruzione del gasdotto, cosa di cui (secondo Di Maio) nella precedente legislatura i M5S erano stati tenuti all’oscuro. È stato smentito dal suo predecessore Carlo Calenda: “1) Di Maio lo sapeva da sempre (non essendoci penali e carte segrete) e dunque vi ha preso in giro; 2) Quello che ha dichiarato ora per tirarsi fuori dall’ennesima figuraccia è una menzogna. Dover spiegare queste cose ai sostenitori dell’onestà è triste”. La percezione è che a Di Maio credano proprio in pochi ormai, fra gli attivisti No Tap. A Di Maio come a Conte, Lezzi (Di Battista che prometteva il blocco dell’opera in due settimane è da antologia) e parlamentari M5S eletti in Puglia, anche se due senatori hanno chiesto che il gasdotto non sia costruito. E la consigliera regionale Antonella Laricchia si dice “delusa e molto arrabbiata”. Come gli altri del gruppo M5S della Regione Puglia ga esibito cartelli No Tap. Il punto è che un movimento non può essere tutto e il contrario di tutto. O dentro o fuori. In seno al governo è contento Salvini: l’opera serve all’Italia.

Di seguito la comunicazione del movimento No Tap:

Contro il Governo Conte mobilitazione generale
A seguito delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Conte, il Movimento No Tap comunica il proprio sdegno, non solo per la decisione in sé per sé di autorizzare politicamente il gasdotto TAP, ma soprattutto per le argomentazioni insostenibili che vengono portate per giustificare tale decisione. Il mantra delle penali e dei costi di rinuncia rappresenta la vergognosa conferma di come TAP sia stata pensata, sostenuta e giustificata grazie alla menzogna spudorata.
Il Movimento No Tap indice una mobilitazione generale al fine di scongiurare uno sprofondamento generale delle istituzioni, della società e del Paese nell’autoritarismo e nella sospensione dello Stato di diritto.
Non è tollerabile che in una democrazia il Presidente del Consiglio dichiari pubblicamente il falso sui costi di rinuncia all’opera, quando tutti i ministeri hanno dichiarato ufficialmente – a seguito della richiesta di accesso agli atti avanzata da cittadini e associazioni (c.d. FOIA) – che non esistono documenti relativi a un calcolo costi benefici. Di questo dovrebbero prendere atto tutti i parlamentari e i ministri che si erano dichiarati contrari all’opera fraudolenta di TAP, su cui indaga la magistratura per evidenti forzature e violazioni delle norme vigenti.

Ora ci si aspetta che tutti i parlamentari dei 5 Stelle, soprattutto quelli che hanno presentato esposti alla magistratura e che hanno rastrello voti in nome della causa no tap, alla prima occasione utile, presentino una mozione di sfiducia, aprendo di fatto una sacrosanta crisi di governo. Se ciò non avvenisse significherebbe che l’establishment che ha voluto l’opera tira ancora le fila di questo Paese, che l’attuale Governo è una prosecuzione di quelli che lo hanno preceduto e che basta proferire una menzogna per negare la realtà e sospendere lo Stato di diritto.

Questo Governo, come i precedenti vuole favorire la gigantesca lobby transnazionale che sta dietro a TAP, per questo incontrerà una durissima opposizione da parte delle comunità locali, sia nelle piazze che nelle aule dei tribunali, compresi quelli internazionali.

Primo atto della mobilitazione. Alle ore 10:00 a San Foca, presso Lungomare Matteotti, manifestazione contro il Governo. Salvini prepari le ruspe.

Contro il Governo Conte mobilitazione generale

C’è anche un attacco di Noi con l’Italia ai consiglieri regionali pugliesi del gruppo movimento 5 stelle. Di seguito:

“Cari colleghi consiglieri del Movimento 5 Stelle più che stracciarvi le vesti su Facebook sul TAP che si fa, dovreste fare una seria riflessione su ciò che voi condannate: la “vecchia politica”, ma anche su ciò che voi siete.

“Perché la ‘vecchia politica’ fa quello che propone ai cittadini e promette cose che poi realmente riesce a mantenere. Voi siete peggio, propagandate, prendete voti ingannando la gente e poi fate le stesse cose che avrebbe fatto la ‘vecchia politica’. Noi abbiamo perso elezioni, ma non abbiamo mai preso in giro gli elettori. Alle ultime Politiche avremmo potuto anche noi ribattere: se andiamo al Governo non in due ma in una settimana blocchiamo il TAP, chiudiamo l’ILVA e strappiamo il contratto con Acelor Mittal…

“Non lo abbiamo fatto per coscienza e responsabilità. Voi sì. E in Puglia avete stravinto e chi veniva sulla spiaggia di Melendugno ad aizzare le folle è diventato Ministro, Vicepremier e parlamentare. E oggi LORO e non altri hanno deciso che il TAP è “opera legittima”.

“Per molto meno avete chiesto le dimissioni di chiunque… oggi non potete uscirne con un siamo “delusi e arrabbiati ma restiamo NO TAP”. Sembra l’ennesima presa in giro ai pugliesi. Oggi da un Movimento come il vostro, quello del Cambiamento della Politica contro la ‘vecchia politica’ ci aspettiamo che chiediate le dimissioni di chi ha preso in giro anche voi perché lavarvi la coscienza con un post sui social non basta!”

Aggiornamento qui:

No Tap: attivisti bruciano tessere elettorali, foto di Lezzi e di parlamentari Manifestazione a Melendugno. Dato alle fiamme anche il simbolo del movimento 5 stelle




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